Pogacar e Vingegaard frantumano il tempo di Marco Pantani del 1994: record pazzesco sul Mont Ventoux

Tadej Pogacar, ma anche Jonas Vingegaard arrivato a soli 2 secondi dalla maglia gialla, hanno riscritto la storia anche del Monte Calvo, il Gigante di Provenza, il mitico Mont Ventoux dove si sono consumate storie ai limiti dell'incredibile del Tour de France. E nella tappa di martedì 22 luglio, i due "cannibali" dell'edizione 2025 della Grande Boucle, in coppia hanno letteralmente distrutto un record di salita che durava da tre decenni e che portava il nome straordinario dell'indimenticato Marco Pantani, superato di quasi ben tre minuti.
L'impresa di Marco Pantani nel '94 sul Ventoux: un tempo folle, durato 30 anni
Quando il "Pirata" scalò il Gigante di Provenza come mai nessuno prima di lui, Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard non erano ancora nati. Era il 1994, e quel Monte dai connotati lunari venne letteralmente mangiato da Marco Pantani in 57 minuti e 34 secondi, un tempo straordinario che stabilì il nuovo primato. Qualcosa di ciclopico, confermato dal tempo: per un trentennio nessuno riuscì più a far meglio del campione di Cesena, fino all'avvento di due nuovi fenomeni del ciclismo moderno, aiutati da watt, gallerie del vento e biciclette avveniristiche impensabili ai tempi del Pirata.
Pogacar e Vingegaard impressionanti: distrutto il record del Pirata di ben 3 minuti
Ma tant'è: due epoche e due modi di fare ciclismo totalmente differenti che rientrano a confronto a distanza di 30 anni. Il record di Marco Pantani, quei 57’34” sui 21 chilometri del Tour 1994 sono stati spazzati via dalla coppia di testa in classifica generale. La voglia di Vingegaard di staccare Pogacar, scattandogli a ripetizione in faccia; l'orgoglio della maglia gialla nel rispondere e tagliare il traguardo comunque per primo, hanno fatto sì che il tempo del Pirata sia scomparso. In un nuovo imperiale primato di velocità in salita: i 21 chilometri del Mont Ventoux sono stati scalati in 54’41” e forse per i prossimi trent'anni resterà questo il nuovo record.
Pogacar, il "cannibale" dei record al Tour: anche al Plateau de Beille fece meglio di Pantani
Non è la prima volta che Pogacar fa incetta di record nel prendersi vittorie di tappa o per confermare il proprio dominio in classifica generale. Già nella 15ª tappa, conclusasi sul Plateau de Beille, il campione sloveno aveva infranto un altro storico record, sempre compiuto da Marco Pantani. Con un tempo di 39’41” sui 15,8 km di salita, Pogačar aveva infatti migliorato di ben 3’40” il record del "Pirata", stabilito nel 1998, proprio quando veniva alla luce il fenomeno sloveno.
Perché non conta l'impresa di Mayo sul Ventoux: il suo record arrivò in cronoscalata
A dire il vero, il record assoluto sul Mont Ventoux era dello spagnolo Iban Mayo sul Mont Ventoux che se lo prese nel 2004, facendo ancor meglio del "Pirata" quando fermò il cronometro sul tempo di 55’51”. Ma quella era stata una cronoscalata, una tappa particolare, più breve anche se ugualmente intensa che poco può essere paragonata in una in linea di centinaia di chilometri che hanno affrontato oggi Vingegaard e Pogacar e che nel '94 vide lo straordinario tempo di Pantani.