Philipsen operato d’urgenza per fratture multiple, polemica su chi ha provocato la caduta: “Un pazzo”

Finisce nel peggiore dei modi il Tour de France di Jasper Philipsen che ha dovuto dire addio alla Grande Boucle nel corso della terza tappa a seguito di una bruttissima caduta che lo ha visto in stato di shock per l'impatto e il dolore. Il campione belga, che aveva vestito la prima maglia gialla 2025 sarà immediatamente sottoposto a intervento chirurgico dopo che gli esiti diagnostici in ospedale gli hanno riscontrato fratture multiple alla clavicola destra e due costole rotte. Intanto scoppia la feroce polemica contro Bryan Coquard, il francese della Cofidis colpevole di aver fatto cadere il belga.
Cos'è accaduto al Tour, la caduta di Philipsen provocata da Coquard
Non è stata colpa sua ma nemmeno di Bryan Coquard, il francese della Cofidis che è stato l'autore del capitombolo fatale di Jasper Philipsen: in piena volata per uno sprint intermedio il fato ha voluto che l'anteriore del campione della Alpecin urtasse la posteriore del transalpino, facendogli perdere il controllo e finendo volto e spalla a terra con conseguenze disarmanti. Il gregario di lusso di van der Poel è stato accompagnato a bordo strada dove si è seduto, in evidente stato confusionale, tra lo shock per l'improvviso incidente e i dolori lancinanti. Non si è rialzato se non per salire in ambulanza, con lo staff medico dell'organizzazione che subito gli ha bloccato la spalla destra.
Le accuse a Coquard: "Un pazzo, mette in pericolo la vita altrui per 10 punti"
Prima in corsa e poi dopo l'arrivo. La giornata di Bryan Coquard è stata disastrosa, perché è stata per la sua sbandata che Philipsen si è ritrovato su un letto d'ospedale e operato. La dinamica è stata chiara dalle immagini dall'alto con il francese della Cofidis che per evitare a sua volta di cadere a terra, non trovando spazio per la volata, piega a sinistra dove il belga ha la peggior fine. Rickaert, compagno di squadra di Philipsen e lì vicino al momento dell'incidente ha raccontato la sua versione dei fatti: "Cosa è successo? Non ne ho idea… Stavo pedalando alla sinistra di Jasper, e qualcuno lo ha toccato facendogli scivolare il piede dal pedale. Allora sono corso dietro a Coquard" continua il corridore dell'Alpecin. "Gli ho urlato forte contro ed ero arrabbiato: pretendevo una spiegazione perché non era la prima volta che faceva una cosa del genere in uno sprint. Se scatti al traguardo, va bene, stai lottando per il primo posto. Ma fare rischiare la vita per dieci punti è pura pazzia".
L'ansia del Team, poi il responso dall'ospedale: "Jasper sarà operato subito"
"Non sappiamo come stia e quali sono le reali conseguenze di questa caduta" avevano detto dall'Alpecin appena finita la tappa con l'arrivo a Danquerke, "è stato trasportato in ospedale dove verrà raggiunto dal nostro medico sociale, che poi valuterà in base ai referti medici cosa fare. Di certo è un brutto colpo, dopotutto ciò che interessa non sono in motivi di cosa sia accaduto o per colpa di chi, ma come sta Jasper". Parole che hanno anticipato però un bollettino medico davvero pesante.
Ancora la Alpecin ha così confermato i riscontri diagnostici sul belga con comunicato social: "Ecco la diagnosi preliminare per Jasper Philipsen a seguito del suo incidente. Frattura scomposta della clavicola destra, sarà sicuramente necessario un intervento chirurgico. Almeno una costola rotta, ma si teme per due. Sarà trasferito il prima possibile all"ospedale di Herentals, dove sarà sottoposto a una operazione immediata. Auguriamo a Jasper tutto il meglio e una pronta guarigione".
Coquard distrutto dai sensi di colpa, in lacrime: "Non l'ho fatto apposta"
Bryan Coquard, bersagliato dai corridori della Alpecin e dal web è finito in lacrime: sua la colpa del ritiro di Philipsen che ha rimediato terribili conseguenze, ma tuttp è avvenuto in modo casuale: "Sono stato chiaramente sbilanciato, ho perso l'equilibrio, e ora voglio scusarmi… Anche se non era intenzionale, voglio scusarmi. Non sono un cattivo ragazzo e non è stato piacevole. Mi aspettavo che i giornalisti fossero tutti lì ad attendermi… non ho fatto nulla volutamente". Coquard è poi rimasto coinvolto anche nell'ultima caduta prima del rettilineo finale.