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Giro d'Italia 2024

Peter Sagan in volata a Foligno: sua la 10a tappa al Giro d’Italia

Peter Sagan si prende la tappa che conclude la prima settimana del Giro d’Italia, prima della pausa di domani che prelude alle Grandi Montagne. Il tre volte campione del Mondo della Bora-Hansgrohe strappa il successo per mezza ruota davanti a Gaviria e Cimolai, terzo. Bernal, maglia rosa, e Evenpoel (secondo in classifica generale) si sono presi gli abbuoni.
A cura di Alessio Pediglieri
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Sul traguardo di Foligno vince in volata Peter Sagan della Bora-Hansgrohe che in volata strappa il successo per mezza ruota davanti a Gaviria e Cimolai, terzo. Un arrivo che ha permesso al tre volte campione del Mondo di prendersi la sua prima tappa a questo Giro, la seconda in carriera.

Una vittoria che arriva alle porte la fine della prima settimana del Giro d'Italia numero 104, che si conclude con la decima tappa che porta il gruppo da L’Aquila a Foligno. Una frazione breve di soli 139 chilometri, ma ondulata e con un finale perfettamente pianeggiante graditissimo ai velocisti di giornata. Gli ultimi chilometri sulla carta risultavano molto tecnici con qualche possibile sorpresa al traguardo, ma non ci sono stati né strappi né fughe che hanno spaccato il plotone dei migliori. Domani si riposa e si tira il fiato prima dell'inizio della seconda fase in Rosa con le grandi montagne.

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La grande fuga dopo 2km

La tappa odierna è stata caratterizzata da una lunghissima fuga, iniziata poco dopo la partenza dopo soli 2 chilometri, per staccare subito il gruppo e provare la gloria giornaliera in una frazione molto corta. In nomi dei fuggitivi sono  Simon Pellaud (Androni Giocattoli-Sidermec), Umberto Marengo (Bardiani CSF Faizanè), Samuele Rivi (Eolo Kometa), Taco Van der Hoorn (Intermarché Wanty Gobert) e Kobe Goossens (Lotto Soudal). Una fuga tenuta sotto controllo dal gruppo fino a ridosso del GPM di giornata, sulle ascese di Forca di Arrone e Cantoniera e sul Valico della Somma, quando il gap è meno di un minuto.

La Bora di Sagan in salita stacca i velocisti

Il forcing nel gruppo per chiudere il distacco con i primi lo fa la Bora-Hansgrohe che riprende in salita gli uomini al comando e sta cercando di mettere in difficoltà alcuni velocisti in vista del traguardo pianeggiante. Le prime vittime sono Dylan Groenewegen (Jumbo Visma)  e Tim Merlier (Alpecin Fenix), David Dekker (Jumbo-Visma) e Giacomo Nizzolo ( Team Qhubeka Assos) che perdono metri preziosi in salita.

L'obiettivo dichiarato è di spianare la strada per il successo di Peter Sagan, il tre volte campione del Mondo che ha tutti i compagni attorno e a 40 dal traguardo il ritmo diventa proibitivo per molti. Vincenzo Nibali (team Trek-Segafredo) resta però in gruppo, nascondendosi e non godendo al momento di una forma ottimale, tenendo in salita e gestendo la discesa, dove alcuni ritardatari rientrano nel gruppone della Bora.

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In discesa cede anche Nizzolo, sprint Bernal-Evenenpoel

In discesa, oltre alla Bora, ci pensa anche la Israel che tenta di dare una chance importante a Davide Cimolai, già secondo nella tappa di Termoli, con velocità che toccano gli 80km/h per un tracciato poco tecnico e carreggiate molto ampie. Intanto Merlier è in ritardo di 2 minuti, e Nizzolo rinuncia al tentativo di rientrare nel gruppo di testa pagando 45″. Intanto al traguardo volante, la maglia Rosa Bernal e Evenpoel, primo e secondo in classifica generale fanno le prove generali strappandosi secondi preziosi in uno sprint spalla a spalla.

La volata di Foligno

Con il gruppo compatto al traguardo, l'arrivo è in volata. Gaviria, Cimolai, Sagan, Viviani i nomi più caldi visto l'evolversi della tappa con Peter Sagan che non molla il successo di giornata salendo imperiosamente sui pedali dopo una tappa in cui il suo team ha tirato come pazzi per quasi tutto il tracciato

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