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Olimpiadi Tokyo 2020

L’assurda caduta di Van der Poel, finisce in ospedale: “Non sapevo fosse cambiato il percorso”

È finito sul nascere il sogno olimpico di Mathieu van der Poel che è stato protagonista di una brutta caduta durante la gara di Mountain bike delle Olimpiadi di Tokyo 2020 nella disciplina di cross country. Ritiratosi dalla gara e ricoverato in ospedale per accertamenti, il corridore ha rivelato il motivo di quella caduta: “Non mi hanno detto della modifica del percorso”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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È finito sul nascere il sogno olimpico di Mathieu van der Poel che è stato protagonista di una brutta caduta durante la gara di Mountain bike delle Olimpiadi di Tokyo 2020 nella disciplina di cross country. L'obiettivo di vittoria del fuoriclasse belga che gareggia per il team Alpecin-Fenix, si è frantumato quando è caduto male in discesa facendosi male l'anca che l'ha costretto a un ricovero in ospedale. Una caduta che è sembrata subito a tutti un po' particolare dato che il corridore è sembrato diretto a compiere una manovra diversa rispetto a quella effettuata dai suoi avversari.

Ecco perché al termine della gara, direttamente dall'0spedale, ha fatto chiarezza spiegando cosa fosse accaduto. Van Der Poel ha detto di aver fatto la ricognizione nel punto in cui è caduto specificando come in quel momento ci fosse una pedana che poi successivamente è stata tolta. Questo avrebbe potuto indurre in errore lo stesso atleta che avrebbe così affrontato il tracciato senza essere consapevole delle modifiche al tracciato. Una gara praticamente terminata dopo neanche dieci minuti di corsa, con una rovinosa caduta

Il commento dall'ospedale: "Non sapevo fosse stata tolta la pedana"

Van der Poel ha anche provato a proseguire la gara ma le sue condizioni precarie l'hanno portato al ritiro a due giri dal termine. Lo stesso stesso fenomeno della Alpecin ha poi spiegato cosa è accaduto direttamente con un post sul suo account Twitter specificando come non si sia trattato di una disattenzione, ma di una mancata comunicazione.

"Non ne ero a conoscenza – commenta sui social – Quella pedana era lì durante la ricognizione. Mi era solo arrivata voce che era stata tolta durante il test event, ma non sapevo che sarebbe stata tolta per la corsa di oggi”. Oltre al classe 1995, anche il suo allenatore, Gerben de Knegt, ha ribadito il concetto: "Mathieu pensava che la pedana fosse ancora lì".

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