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La caduta è impressionante: decine di ciclisti sull’asfalto per colpa di una immensa pozza

Spaventosa caduta del gruppo, in piena velocità, provocata da una profonda pozzanghera: urla e paura dei presenti, il video è incredibile.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Vuelta al Tachira non sarà di certo uno degli appuntamenti della stagione di ciclismo da segnare con il cerchietto rosso ma da oggi è sicuramente più conosciuta da tutti. Non per qualche impresa in particolare, ma per una impressionante caduta generale che ha coinvolto decine di ciclisti finiti sull'asfalto per una pozzanghera più profonda e larga del previsto.

Tutto si è consumato durante la seconda tappa della corsa venezuelana, che segna l'inizio della nuova stagione. Iniziata domenica 16 gennaio l'edizione numero 57 della corsa andina, la Vuelta si sviluppa in otto frazioni complessive, ma è stato il secondo giorno di gare, martedì, a far segnare un incredibile ruzzolone generale che, fortunatamente non ha fatto riportare conseguenze gravi per i corridori coinvolti. A rivedere le spaventose immagini poteva finire molto peggio di quanto, poi, è accaduto, senza che alcun ciclista abbia riportato conseguenze serie. Il video della caduta, però, è qualcosa di tremendo e spettacolare: da un lato è stata l'ennesima dimostrazione di quanto la sicurezza del ciclismo professionistico deve ancora crescere, in ogni parte del globo si organizzino le corse patrocinate dall'UCI (l'Ente internazionale di ciclismo), dall'altro ha fatto assistere ai corridori e ai tifosi lungo la strada attimi di puro terrore.

Colpa delle forti piogge che avevano caratterizzato l'inizio della Vuelta, creando nella frazione tra tra Santa Anna e Santa Barbara de Barinas, non poche difficoltà ai ciclisti, costretti a gestirsi su un tracciato tutt'altro che con l'asfalto uniforme, dovendo impegnarsi nel fare continui slalom in mezzo ad enormi pozze lungo la strada. Una di queste, con il gruppo lanciato ad alta velocità, ha però preso d'inganno tutti e quella che poteva apparire una semplice pozzanghera si è trasformata in un tranello. Al passare del gruppo, l'acqua è diventata talmente alta che ha bloccato le ruote dei corridori: dopo i primi, ad uno ad uno sono tutti ruzzolati per terra, chi subito, chi qualche metro più avanti, con altri che hanno sbandato e preferito uscire dal manto stradale per frenare la propria corsa.

Fortunatamente, non è accaduto nulla di grave e la seconda tappa della Vuelta al Táchira si è potuta concludere quasi regolarmente e continuare. La corsa a tappe maschile di ciclismo su strada si svolge nello stato di Táchira, in Venezuela, ogni anno nel mese di gennaio ed è uno dei primi appuntamenti (secondari) del calendario internazionale, inserita nell'UCI America Tour, giunta alla sua 57a edizione. In passato è stata vinta anche da campioni del ciclismo come Vjačeslav Ekimov, Leonardo Sierra e José Rujano (che detiene l'attuale primato di cinque edizioni vinte). Nell'attuale edizione, in programma tra il 16 e il 23 gennaio ci sono cinque italiani: Leonardo Marchiori e Filippo Tagliani, portacolori della Drone Hopper-Androni e Davide Baldaccini, Stefano Gandin, Giulio Masotto, trio del nuovo Team Corratec di Serge Parsani.

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