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La bici di Pantani nel Tour 2000 battuta all’asta a 66mila euro e donata alla famiglia

La bicicletta utilizzata nel Tour de France 2000 da Marco Pantani era il cimelio più importane dell’asta aperta nella giornata di mercoledì 9 settembre. E’ stata aggiudicata per la cifra record di 66 mila euro da una cordata creata per evitare di disperdere i ricordi del Pirata. Insieme alla bici, altri oggetti legati al campione, potranno essere esposti nel museo ‘Spazio Pantani’
A cura di Alessio Pediglieri
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La bicicletta del Tour de France 2000 utilizzata da Marco Pantani tornerà in possesso della famiglia. E' stata battuta all'asta e acquistata da una cordata di amici del ‘Pirata' che sono riusciti nell'impresa di acquistare il più prestigioso cimelio dell'asta, per la cifra record di 66 mila euro. Così, potrà essere esposta allo ‘Spazio Pantani', il museo dedicato al campione gestito direttamente dalla famiglia. La cordata pro Pirata, capitanata da Davide Cassani, è riuscita nell'impresa di raccogliere altri cimeli di Pantani per evitare che venissero acquistati da terze parti e altrimenti ‘dispersi' .

Un'impresa complessa ma arrivata a buon fine perché all'asta erano presenti molti estimatori di marco Pantani, personaggi famosi e facoltosi e collezionisti pronti a dar battaglia fino all'ultimo rilancio. Per la bicicletta si è dovuti arrivare fino alla cifra di 66 mila euro per sgomberare il campo dalla agguerrita concorrenza. Ma anche per altri ricordi legati al Pirata di Cesenatico si è dovuto affrontare un esborso non indifferente.

Tra biciclette, maglie e altri cimeli come alcuni oggetti appartenuti al campione ci sono stati pezzi da collezione battuti a doppia cifra tra gli 11 mila euro (per casacche firmate) fino al oltre 40 mila (per altre biciclette utilizzate da Pantani). Il pezzo forte dell'asta era la bici del Tour 2000 ma la cordata di Cassani è riuscita anche a prendere altri cimeli e ricordi.

Dopotutto l'ex ciclista lo aveva annunciato ed è stato di parola: "Quello che era di Marco non può andare perduto, proveremo a non permettere che molti suoi ricordi finiscano in case altrui per la gioia di pochi". Una promessa che si è trasformata in una costosa realtà anche grazie all'adesione massiccia di tanti tifosi del Pirata che hanno messo a disposizione la propria disponibilità economica, insieme all'adesione del Comune di Imola.

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