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Immenso van der Poel, domina ai Mondiali di cross: senza rivali pensa al ritiro, “Zero motivazioni”

Straordinario successo ai Mondiali di ciclocross 2024 di Matheu van der Poel che ha conquistato il suo 6° titolo iridato. Senza rivali: “A questo punto penso che resti un’unica motivazione per ricominciare a correre in inverno, il record di De Vlaeminck”
A cura di Alessio Pediglieri
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L'ultimo mondiale di cross in Repubblica Ceca si è trasformato in un feroce assolo da parte di Mathieu van der Poel che ha confermato di non avere rivali alla propria altezza: l'olandese volante, tra fango e fossi è riuscito ad imporsi in solitario, strappando il 6° mondiale in carriera, su 9 partecipazioni. Una mancanza di stimoli per una suprema e manifesta superiorità che lo ha portato anche a meditare il ritiro dal CX a soli 29 anni, cercando sulla strada nuove motivazioni: "Presto per decidere, ma se continuo è solo per un motivo preciso".

Mathieu Van Der Poel è stato senza rivali nella prova uomini élite dei Mondiali di Ciclocross di Tabor 2024. Il fenomenale olandese era già il favorito indiscusso della vigilia, ma sul tracciato mondiale è riuscito non solo a confermare, ma a superare i pronostici, trionfando con una epica cavalcata solitaria. Una gara dominata nettamente, che l’ha visto fare il vuoto sin da subito, con nessun atleta in grado di mantenere il controllo della bici, sprigionare una potenza eccezionale e trovare traiettorie perfette come lui: così è arrivato il sesto titolo iridato di specialità che adesso potrebbe coincidere con il classico canto del cigno visto che oramai non sembra più aver nulla da dire né da dimostrare.

Sembra, perché conti alla mano van der Poel avrebbe un ultimo grande traguardo da prendersi per salire in vetta all'Olimpo dei migliori di sempre: con il successo di Tabor è arrivato a meno uno dal record assoluto di Eric De Vlaeminck che, tra il 1965 e il 1980 vinse per 7 volte il mondiale di ciclocross. Altra epoca, altre performance e altri mezzi ma pur sempre un'impresa ancor oggi imbattuta. Ma che può vacillare, solo se van der Poel mantenesse fede al suo pensiero: "Mi piace ancora ma soprattutto è ciò che ne deriva, eppure penso anche allo sci di fondo e la mia attenzione è sempre più rivolta alla strada, dove risiedono i miei grandi obiettivi. E magari ancora in mountain bike".

Niente cross, dunque per il 2025. Almeno per il momento: "A volte mi piace avere un periodo più lungo di riposo, in cui posso semplicemente allenarmi. Ma non sarà una decisione che posso prendere da solo: se continuerò a farlo, sarà sempre per restare al top, come ho fatto quest’anno". Il problema, anche se non lo dichiara apertamente, è la mancanza di avversari degni tanto più da quando il suo alter ego, Wout van Aert si è dedicato ancor più alla strada: "Penso che resti un'unica motivazione per ricominciare a correre in inverno: il record di De Vlaeminck. Anche molti anni dopo la sua carriera se ne parla. E queste sono le cose che contano e che mi tengono occupato".

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