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Elisa Longo Borghini porta l’Italia sul podio della prima Roubaix femminile: “È storia”

C’è anche l’Italia sul podio della prima storica Parigi-Roubaix femminile: dietro alla vincitrice Lizzie Degan e all’olandese Marianne Vos si è infatti piazzata la medaglia di bronzo di Tokyo 2020 Elisa Longo Borghini. L’azzurra felicissima al traguardo per il suo risultato storico nonostante diverse cadute e per la vittoria della compagna di squadra: “Oggi noi abbiamo fatto la storia”.
A cura di Michele Mazzeo
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C'è anche l'Italia sul podio della prima storica Parigi-Roubaix femminile: la ciclista azzurra Elisa Longo Borghini ha infatti terminato in terza posizione la prima edizione della classica transalpina riservata alle donne. A vincere la gara condizionata dalle difficili condizioni atmosferiche è stata la britannica Lizzie Degan che inaugura l'albo d'oro della manifestazione tagliando il traguardo in solitaria al termine di una lunga fuga.

Staccata alle sue spalle la campionessa olandese Marianne Vos che si deve dunque accontentare ancora una volta del secondo posto. Ma a portare in alto i colori azzurri ci ha pensato la medaglia di bronzo di Tokyo 2020 Elisa Longo Borghini che, dopo aver aiutato la compagna di squadra Degan a piazzare la fuga decisiva sul primo tratto di pavé, nonostante diverse cadute, ha difeso con i denti e con le unghie uno storico terzo posto arrivando da sola nel velodromo Petrieux con la maglia tricolore di campionessa d'Italia totalmente sporca di fango.

La 29enne piemontese al termine della gara è apparsa addirittura più felice rispetto alla vincitrice conscia dell'impresa compiuta da lei, dalla sua compagna e dalla sua squadra, in questa primissima edizione della Parigi-Roubaix femminile: "È stata una Parigi-Roubaix davvero incredibile e credo che nessuno meritasse la vittoria più di Lizzie. Oggi ha fatto la storia, noi abbiamo fatto la storia – ha infatti detto Elisa Longo Borghini dopo aver portato l'Italia sul podio in questa storica giornata –. È difficile spiegarlo, ma è una sensazione incredibile. Le pietre erano davvero scivolose e sono caduta 3 o 4 volte, ma ce l'ho sempre fatta. Ci è stato detto di non mollare mai se avessimo qualcosa perché la Parigi-Roubaix è così – ha quindi concluso l'azzurra – hai sempre la possibilità di rientrare in corsa e ottenere un risultato".

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