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Tour de France 2025

Come sta Pogacar dopo la caduta al Tour, regolarmente al via: “Ho visto il marciapiede e ho avuto paura”

Tadej Pogacar è scattato regolarmente al via della 12a tappa, prima sui Pirenei per questo Tour de France. La caduta nel finale di Tolosa ha preoccupato tutti sulle reali condizioni del campione sloveno, apparso dolorante e ferito al traguardo. Anche le sue dichiarazioni post incidente avevano destato ansia: “Go visto avvicinarsi il marciapiede e ho temuto di picchiarci la testa. Fortunatamente la mia pelle è dura e mi ha frenato in tempo…”
A cura di Alessio Pediglieri
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La caduta di Tadej Pogacar al Tour de France è stato l'argomento principe della 11a tappa, così come le sue condizioni fisiche. Tanta preoccupazione da parte di tutti, oltre alla rabbia incontrollata verso chi l'ha accidentalmente provocata. Per un ruzzolone pericoloso e maldestro che ha caratterizzato il finale di Tolosa. Alla fine, tutto si è risolto con un enorme spavento ma senza grandi conseguenze per il campione sloveno che si è ritrovato ammaccato e malconcio, ma puntualmente alla partenza per la 12a tappa, la prima di grande montagna con il finale sul mitico Hautacam: "Ho temuto che la testa mi andasse a sbattere sul marciapiede".

La brutta caduta di Pogacar, le prime parole al traguardo: "Dolorante ma ce l'ho fatta"

La dinamica dell'incidente è oramai nota a tutti, causata da un fortuito contatto con Johannessen, il corridore della Uno X che ha toccato Pogacar facendolo piombare sull'asfalto. Un banale momento di corsa che però ha rischiato di compromettere l'intero Tour dello sloveno nel modo più rocambolesco e meno prevedibile in assoluto. Subito Pogacar è risalito in sella, applaudendo al gran gesto dei suoi avversari che non hanno approfittato della sua caduta. Per poi arrivare all'arrivo, pur con evidenti graffi e ferite sul fianco sinistro. Dopo la sfortunata e dura caduta, lo sloveno ha provato a rassicurare subito tutti: "Sto bene. Sono un po' dolorante, ma ce l'abbiamo fatta, quindi sto bene".

L'incidente raccontato da Pogacar: "Sono rimasto scioccato, ma ho qualche graffio"

La caduta è arrivata sul finale, a tappa che appariva oramai decisa. Pogacar ha rivissuto il momento, non senza nascondere molta preoccupazione per quanto avvenuto: "Eravamo appena scesi dall'ultima salita e tutti stavano dando il massimo, con Matteo e Jonas che hanno attaccato e spinto tutti al limite. Poi hanno visto che Jhonny era lì, e ha fatto un lavoro fantastico tenendo il gruppo sotto controllo. Ma in un finale come questo tutti vogliono guadagnare secondi, ci sono attacchi continui e molti corridori reagiscono. Sfortunatamente" ha spiegato Pogacar, "un corridore [ Tobias Haland Johannessen della Uno-X Mobility ndr] ha seguito un attacco da sinistra a destra. Non mi ha visto e mi ha toccato la ruota anteriore. Per fortuna ho solo qualche graffio. Sono rimasto scioccato quando ho visto il marciapiede avvicinarsi, ho pensato di sbatterci la testa contro, ma per fortuna la mia pelle è forte e mi ha fermato prima di colpirlo".

Malconcio e ferito, Pogacar confermato alla partenza della 12a tappa

Malgrado la notte passata quasi insonne, per i dolori e le contusioni, Tadej Pogacar si è presentato però puntualmente alla partenza della 12a tappa, la prima pirenaica. Già in serata la UAE Emirates aveva annunciato che le condizioni del capitano non destavano preoccupazione, confermando il suo regolare inserimento nella startlist per la punzonatura. In attesa che sia una frazione difficile e impegnativa a dire a tutti quale saranno le condizioni dello sloveno che ha riassunto l'incidente come "una lezione importante per il resto del Tour"

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