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Ciclismo, Genova applaude Elia Viviani: la seconda tappa del Giro d’Italia è sua

Il velocista del team Sky ha staccato tutti in volata e conquistato il suo primo successo nel Giro d’Italia. Dopo i 177 chilometri, che hanno portato i corridori da Albenga a Genova, in maglia rosa è ora Michael Matthews.
A cura di Alberto Pucci
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Al suo curriculum, mancava giusto un'affermazione nella più importante gara a tappe italiana. Dopo tre Campionati europei, tredici Campionati italiani, due medaglie d'argento e una di bronzo ai Campionati del mondo, Elia Viviani ha sorpreso tutti sul traguardo di Genova vincendo in volata la seconda tappa del 98/o Giro d'Italia. Il velocista veneto, dopo esser partito con il gruppo da Albenga, ha tagliato il traguardo nel capoluogo ligure con il tempo di 4h13'18", lasciandosi alle spalle l'olandese Hofland e il tedesco Greipel (Ger). Per i nostri colori, al di là della fantastica vittoria di Viviani, decima posizione per Paolo Tiralongo che adesso si trova a 13 secondi dalla nuova maglia rosa: l'australiano Michael Matthews, arrivato settimo dopo i 177 chilometri della seconda tappa. Per il ciclista della Orica Greenedge, che ha sfilato la maglia al compagno di squadra e connazionale Simon Gerrans, una gioia in realtà già provata nella scorsa edizione, proprio durante a seconda tappa con arrivo a Belfast.

La gioia di Elia – In attesa della terza tappa, da Rapallo a Sestri Levante per un totale 136 km che strizzano l'occhio ai velocisti, l'Albenga-Genova ha regalato emozioni sino alla fine quando, a pochi metri dal traguardo, ci sono state una serie di cadute (a 23 e 10 km dal traguardo) che hanno coinvolto, e messo fuorigioco, diversi corridori. Per il 26enne Elia Viviani, professionista dal 2000 che ha anche conquistato la maglia rossa del Giro d'Italia (quella della classifica a punti), una soddisfazione incredibile dopo anni di successi in pista e dopo la delusione della prima tappa rosa: "Sono incredulo per questa vittoria. L'aspettavo da tanto e finalmente è arrivata – ha dichiarato il corridore veronese – Questo successo mi ripaga dei tanti sacrifici fatti in questi ultimi anni. Nella cronosquadre non è andata come volevamo. Oggi, invece, grazie alla disponibilità della squadra ho avuto piede libero".

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