video suggerito
video suggerito
Tour de France 2025

Chi è Nils Politt, il ciclista accusato di essere lo “sceriffo cattivo” del gruppo al Tour de France

Lunga polemica a fine della tappa del Mont Vantoux che ha coinvolto uno dei gregari di Pogacar, Nils Politt. Il tedesco della UAE ha ripreso platealmente diversi corridori in gruppo: “Detestabile, solo perché corre per la UAE non può dettare le regole agli altri”. Alla fine lo stesso Politt ha spiegato il perché di quei momenti.
A cura di Alessio Pediglieri
0 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Anche al Tour de France in mezzo al gruppo ci sono da rispettare le gerarchie, tra compagni di squadra con il capitano e i gregari che hanno i loro precisi compiti ma anche tra ciclisti di diversi team. Dinamiche non scritte che tutti conoscono e che quando non vengono rispettate c'è chi ha il compito di rimettere le cose a posto, come Nils Politt compagno di squadra di Tadej Pogacar che nei primi chilometri della tappa del Mont Ventoux è stato inquadrato in testa al plotone mentre riprendeva palesemente diversi ciclisti. Prendendosi feroci critiche soprattutto da chi ha interpretato quei gesti come un "delirio d'onnipotenza" da parte della UAE, accusando il tedesco di atteggiamenti intimidatori, quasi mafiosi. Ma a spiegare perché si è preso il ruolo di "sceriffo cattivo", scatenando la polemica, è stato lo stesso Politt a tappa conclusa.

Le critiche a Politt: "Detestabile, perché corre per la UAE pretende di dettare le regole"

"È un atteggiamento detestabile quello che ha mostrato Politt. Mi fa venire voglia di attaccare solo per rompergli le scatole perché detesto i corridori che, con la scusa di essere più forti o di appartenere a squadre più grandi, vogliono dettare le loro regole. Soprattutto ricordando che Politt, non dimentichiamolo, fino a poco tempo fa era nel gruppetto ed era contento di poter partecipare alle fughe…". Ad aprire la polemica contro il tedesco della UAE è stato Thomas Voeckler ex ciclista su strada francese e oggi opinionista che, a bordo di una moto, in diretta per la TV francese ha sparato a zero su Politt.

@sbssportau

"I would not be surprised if he gets FINED and given a yellow card!" 👀 Did Nils Politt go too far here? 🤔 TDF2025 | July 5-27 | SBS & SBS On Demand 📺 #tourdefrance | #Sport | #Cycling | #sportstiktok

♬ original sound – SBS Sport – SBS Sport

La polemica in diretta TV: "Attaccate, attaccate! Rompete le scatole alla UAE!"

Dalle parole di Voeckler alle critiche ad ondata, il passo è stato brevissimo, seguito a ruota dal connazionale Cyril Saugrain, anche lui ex professionista e oggi ai microfoni di RTBF TV, canale belga che no ha risparmiato al campione di Germania 2022: "Non sopporto questo modo di voler controllare il gruppo. Gli altri hanno comunque il diritto di fare la loro gara" ha sentenziato in diretta: "Avanti, continuate a scattare dai dateci dentro! Li farete incazzare. Non tutti devono essere ai piedi della UAE Emirates!". 

Politt spiega cos'è accaduto: "Mi hanno insegnato che se la maglia gialla fa pipì, nessuno deve attaccare…"

Considerazioni corrette se non fosse che il motivo per cui Politt si è vestito da "sceriffo cattivo" è stato particolare e lo stesso tedesco ha voluto spiegarlo, facendo spallucce a chi lo ha criticato pretestuosamente: "Oh, beh… niente di speciale", ha detto il tedesco a Sporza.be. "Volevamo controllare la fuga, certo poi ce n'è stata una", che è andata via e da cui è nato il vincitore di tappa sul Mont Ventoux. Ma Politt torna sul momento incriminato in cui avrebbe "intimorito" gli altri ciclisti. "Tadej si è fermato per una pausa fisiologica e lui è la maglia gialla… dopo di lui si è fermato metà gruppo".

"Io e Tadej siamo stati i primi a rientrare, ma poi avanti hanno ricominciato ad attaccare. Peccato che c'erano ancora 30-40 corridori dietro, fermi. Mi hanno sempre insegnato che quando la maglia gialla si ferma a fare pipì è silenzio assoluto in gruppo" sottolinea Politt. "Nessuno deve attaccare… Ma a quanto pare dobbiamo ancora insegnare la nuova regola in gruppo…"

Nessuna multa o sanzione, né cartellino giallo: il Tour dà ragione a Politt

Alla fine, il tutto si è ridotto ad uno sterile dibattito su un episodio che ha visto Politt avere atteggiamenti che hanno destato fastidio più nei confronti di chi guardava che per il gruppo. C'era anche chi auspicava una multa o addirittura un cartellino giallo per il tedesco della UAE da parte dell'organizzazione del Tour. Che, invece, ha optato per non intervenire in nessun modo avallando così nei fatti, la spiegazione di Politt sulla "pausa pipì"

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views