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Olimpiadi Tokyo 2020

Caos Italia nel ciclismo, il ct Davide Cassani via dalle Olimpiadi: “Parlerò al mio rientro”

Il Ct dell’Italia del ciclismo Davide Cassani, ha lasciato le Olimpiadi prima della fine. In partenza da Tokyo in direzione Italia, il commissario tecnico non ha voluto spiegare i motivi della sua decisione che ha gettato nel caos il mondo del ciclismo italiano, ma ha rimandato tutto al suo rientro: “Spiegherà tutto dopo”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il ciclismo italiano finisce nel caos nel corso delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Il ct degli azzurri, Davide Cassani, ha lasciato a sorpresa il Giappone prima della fine dei Giochi. Una decisione inaspettata che mette a nudo le difficoltà avute dal ciclismo in queste Olimpiadi con il solo bronzo di Elisa Longo Borghini ma le tante delusioni rappresentate da Bettiol, dalla cronometro di Ganna e dalla insoddisfazione generale della Federazione che non riesce a conquistare un mondiale da tredici anni e vede l'Italia sempre dietro nei grandi tornei. Tokyo è stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso già fragile per il ciclismo italiano.

Davide Cassani ha detto pochissime parole all'Ansa prima di imbarcarsi in direzione Italia e lasciare definitivamente le Olimpiadi. Scuro in volto e visibilmente provato da quanto sta accadendo, il ct azzurro ha detto: "Sto prendendo ora l'aereo. Il motivo per il quale lascio Tokyo prima? Preferisco parlarne stasera quando torno". Parole enigmatiche che non lasciano intendere nulla di buono per il suo futuro alla guida degli azzurri del ciclismo in futuro. Quel che certo è che questo potrebbe segnare la fine del suo rapporto con la Federazione anche se Cassani potrebbe rimanere fino ai mondiali di ottobre.

Le ipotesi sul futuro di Cassani e sul ciclismo italiano

Davide Cassani era arrivato come ct dell'Italia a queste Olimpiadi già con alle spalle diversi polemiche che duravano da mesi. Il presidente federale Cordiano Dagnoni infatti, l'ha sempre considerato più come uomo-immagine che commissario tecnico. Anche se non si può non dire che Dagnoni abbia lavorato bene anche alla guida della Nazionale in uno dei periodi più bui del ciclismo italiano. Repubblica fa già il nome del sostituto di Cassani, che potrebbe essere Gianni Bugno, mentre lo stesso Cassani potrebbe subentrare a Mauro Vegni come direttore del Giro d'Italia. Presto per dire se si tratti di dimissioni o di sollevamento dell'incarico da parte della Federazione.

Ipotesi che in questo momento restano tali in attesa delle parole dello stesso attuale ct dell'Italia del ciclismo pronto a far luce su quanto sta accadendo. Il fatto che l'allenatore azzurro abbia lasciato le Olimpiadi prima delle prove su pista, resta comunque un fatto grave e farà sicuramente molto rumore all'interno della Federazione. Nel corso di una recente intervista, proprio Dagnoni aveva fatto intendere la sua idea: "Oggi le figure tecniche di vecchio stampo sono meno efficaci di quelle nuove, di certi influencer ad esempio – aveva dichiarato – Insomma, il fumo è quasi più importante dell’arrosto. Decideremo assieme al nuovo manager delle squadre, Roberto Amadio".

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