video suggerito
video suggerito
Tour de France 2025

Assolo Pogacar, sull’Hautacam si prende vittoria e maglia gialla: Vingegaard cede, Evenepoel svanisce

Assolo di Pogacar sull’Hautacam, la prima grande salita sui Pirenei di questo Tour de France. Il capitano UAE si è preso la vittoria di tappa e la maglia gialla, dando una risposta importante dopo lo spavento per la caduta di Tolosa. Domani la cronoscalata, che potrebbe essere una seconda spallata micidiale e che scatta con distacchi abissali: Pogacar a +3’30” da Vingegaard e a +4’45” da Evenepoel.
A cura di Alessio Pediglieri
126 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Dopo la caduta di Tolosa tutti si chiedevano come stesse Tadej Pogacar e la risposta è arrivata sulla prima rampa vera del Tour, l'Hautacam: lo sloveno non ha subito conseguenze, è scattato quando ha deciso di farlo a circa 12 km dalla vetta e da lì non c'è stata più storia, prendendosi vittoria e maglia gialla. Il solo Vingegaard ha provato a tenergli testa, mollando poco dopo e dovendo pensare a difendere la seconda piazza di giornata che vale un posto d'onore ma anche in classifica generale, dove i distacchi restano impressionanti. E dove è scivolato via anche Remco Evenepoel pur ancora 3° ma a quasi 5 minuti da Pogacar. Ottimo il giovane Lipowitz, che fa meglio del suo capitano Roglic, terzo al traguardo e 4° a sorpresa in generale.

Pogacar da solo in cima all'Hautacam, si prende la maglia gialla

L'Hautacam ha dato la propria sentenza: Pogacar dominante, Vingegaard a seguire, Evenepoel fuori dai giochi. Non definitiva, la prima delle montagne ma pur sempre esemplare perché arriva a ridosso della cronoscalata di venerdì dove la classifica generale si è sgranata incredibilmente. E in attesa delle nuove salite pirenaiche. Lo sloveno si presenterà con oltre 5 minuti dal secondo in classifica, per poter ulteriormente gestire la fatica, per una settimana che scriverà ancora una volta pagine indimenticabili in giallo.

Pogacar e UAE ribaltano la Visma e Vingegaard: assolo sull'Hautacam

Se fino ad oggi era stata la Visma a fare il lavoro sporco di scatti e contro scatti per isolare Pogacar, appena è arrivata la prima grande salita sul mitico dell'Hautacam è rimasto invece Vingegaard a restare senza compagni, per poi essere lasciato indietro da uno scatto perentorio dello sloveno. A 11 chilometri dalla vetta la UAE ha messo in atto la trappola perfetta: Narvaez ha fatto selezione, con una progressione impressionante, seguito solo dal suo capitano e dal danese. Poi, l'assolo di Pogacar che in cinque pedalate mette il rivale a 20 secondi, per poi risalire fino in prima posizione, mostrando una condizione psicofisica che non ha risentito della caduta di Tolosa. Il messaggio più forte che tutti aspettavano e che non è mancato all'appello.

Evenepoel sfila piano piano, Roglic delude ancora

Gli altri? Tutti a fare corsa a sé. Vingegaard bravissimo a tenere la propria costante pedalata evitando di andare fuori giri, ha galleggiato a una ventina di secondi da un Pogacar effettivamente ingiocabile che si è limitato nel gestire a sua volta le forze senza strafare, con la consapevolezza che solo i più forti hanno, aumentando via via il gap fino oltre i 2 minuti. Dietro, Remco Evenepoel, che era già crollato sulla prima Cote, sull'Hautacam ha mostrato tutti i limiti suoi e di una squadra – la Soudal Quickstep – assolutamente inferiore rispetto alle armate messe in strada da UAE Emirates e Visma. Così, si è limitato a limare i danni, salendo alla propria andatura tenendo con le unghie e con i denti la terza piazza (ma a 4′ e 45″). Sorprendente invece Floran Lipowtiz, il gregario di Primoz Roglic, che ha deluso ancora anche sulla prima salita, finendo a oltre 4 minuti: il giovanissimo tedesco della Red Bull Bora ha fatto meglio del suo capitano, prendendosi la 3a piazza di oggi e salendo in quarta posizione in generale.

126 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views