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Una nube tossica dilaga sul campo, i giocatori sono inghiottiti e spariscono: partita sospesa

Scene impressionanti in Polonia, i tifosi sparano fumogeni che diventano una nuvola mefitica nera e costringono l’arbitro a sospendere la partita. Tutta ‘colpa’ dei colori sociali della squadra…
A cura di Paolo Fiorenza
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Di partite di calcio sospese per eventi atmosferici se ne sono viste tante in passato: da acquazzoni che hanno reso il campo una risaia melmosa, a grandinate trasformatesi in proiettili, fino addirittura a fulmini caduti sul terreno di gioco che hanno colpito l'arbitro. Tutte cause indipendenti dalla volontà dell'uomo, che ha soltanto dovuto prendere atto di condizioni impossibili per iniziare o proseguire un match.

In qualche occasione più rara, che peraltro ormai praticamente non si vede più visti i divieti sempre più stringenti di introdurre fumogeni o altri artifici pirotecnici negli stadi, il direttore di gara ha sospeso una partita o ritardato il calcio d'inizio, a causa della scarsa visibilità. Roba di pochi secondi, al massimo un paio di minuti, e poi si è potuto giocare.

Ma una nube tossica nera come la pece, tale da impestare i polmoni di giocatori e pubblico, è qualcosa che non si era mai visto. L'esuberanza dei tifosi del GKS Czarni Starcza, club che milita nelle serie regionali polacche, si è potuta manifestare incontrollata per un motivo molto semplice, come si evince dalle immagini: il campo di calcio intorno al quale tifare c'era, ma lo stadio con annessi controlli agli ingressi no.

Lo stemma del GKS Czarni Starcza: completamente nero
Lo stemma del GKS Czarni Starcza: completamente nero

E dunque quale miglior modo di far sentire il loro appoggio ai giocatori – hanno pensato i sostenitori del GKS Czarni, parola che in polacco significa "neri" – che non sparare dei densi fumogeni del medesimo colore? Tempo qualche secondo e il nuvolone tossico si è ben presto diffuso in campo dal gruppetto dei tifosi posti sulla tribunetta adiacente, con sottofondo di cori e tamburi. La nube si è fatta sempre più spessa e larga, fino a ingoiare via via il terreno di gioco e ad assomigliare ad un incendio di vecchi pneumatici.

Una scena davvero surreale, visto il contrasto col verde bucolico che regnava fino a pochi istanti prima. A quel punto l'arbitro non ha potuto fare altro che interrompere la gara, che è ripresa soltanto dopo parecchi minuti di piena inalazione dei mefitici fumi. Starcza è un villaggio situato nella contea di Czestochowa, nel sud della Polonia. La popolazione supera di poco i mille abitanti, ma sanno decisamente come farsi notare agli occhi del mondo…

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