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UEFA chiamata a decidere sul reintegro della Russia mentre cresce la pressione sul ‘caso Israele’

UEFA chiamata a valutare la squalifica della Russia, tema riemerso anche per le tensioni legate al conflitto in Medio Oriente. Nonostante le spinte internazionali, tra le federazioni europee prevale lo scetticismo.
A cura di Vito Lamorte
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La UEFA sarebbe vicina a esprimersi sulla possibile revisione della squalifica sportiva inflitta alla Russia, una decisione che torna d’attualità anche per le crescenti pressioni legate alla situazione di Israele. Mosca è fuori dalle competizioni internazionali organizzate da UEFA e FIFA dal febbraio 2022, dopo l’invasione dell’Ucraina.

Da allora la nazionale russa può disputare soltanto amichevoli, in gran parte contro avversarie extraeuropee, mentre l’unica eccezione è la Bielorussia, il cui regime sostiene apertamente la guerra. Pur non essendo bandita, Minsk non può ospitare gare ufficiali e disputa gli incontri “casalinghi” in campo neutro.

UEFA chiamata a decidere sul ritorno della Russia: sullo sfondo il nodo Israele

Nel frattempo, anche la posizione di Israele è sotto osservazione per via del genocidio di Gaza, dove la risposta militare israeliana all’attacco di Hamas dell’ottobre 2023 ha provocato un numero elevatissimo di vittime civili.

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Secondo il quotidiano inglese The Guardian, prima dell’attuale tregua negoziata da Washington, si era addirittura ipotizzato un possibile intervento disciplinare della UEFA nei confronti di Israele.

Il tema è tornato centrale dopo che il vertice olimpico ha proposto di consentire ai giovani atleti russi e bielorussi di gareggiare nuovamente sotto la loro bandiera, nonostante le sanzioni imposte dal 2019 per lo scandalo doping e il successivo irrigidimento delle misure dopo l’invasione dell’Ucraina. Anche per i prossimi Giochi Invernali prosegue il sistema delle ammissioni individuali con status neutrale.

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Secondo la Press Association, però, difficilmente la UEFA seguirà la stessa linea del CIO: tra le federazioni europee restano forti dubbi sulla possibilità di reintegrare la Russia, sia per ragioni politiche sia perché diverse nazioni sarebbero disposte a rifiutarsi di scendere in campo.

Al momento, il ritorno della selezione russa sembra impraticabile senza un accordo politico stabile, mentre la guerra in Ucraina entra nel quarto anno e i negoziati di pace procedono tra molte incertezze.

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