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Tudor sogna la rimonta della Lazio in Coppa Italia: “So cosa serve, ci lavoriamo tutti i giorni”

Ancora una volta Igor Tudor dimostra di avere le idee chiare per la sua Lazio, chiamata alla rimonta contro la Juve in Coppa Italia: “L’allenatore può dare una mano, ma se non hai Vecino, Felipe Anderson, Kamada, tu puoi lavorare 8 ore al giorno ma non vinci”.
A cura di Ada Cotugno
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La Lazio dovrà provare a ribaltare il risultato contro la Juventus per conquistare l'accesso alla finale di Coppa Italia. Non sarà una missione semplice per Igor Tudor, chiamato a raddrizzare la rotta della squadra in questo finale di stagione: il 2-0 in favore dei bianconeri fa pendere l'ago della bilancia in loro favore, ma sarà solo la semifinale di ritorno a dare il verdetto decisivo.

Dal suo arrivo in panchina il nuovo allenatore ha provato a dare la sua identità ai biancoceleste, ma non è solo una questione ci carattere. Tudor lo ha ribadito nella conferenza stampa di vigilia: "Il lavoro di un allenatore è basato su tante cose, non solo sul carattere. Ci sono anche stili di gioco e mentalità. Le analisi devono essere profonde, io ho sempre sentito tante etichette ed esagerazioni nella mia carriera, ma le varianti da valutare sono tante".

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Le idee dell'allenatore sono molto chiare. Per fare l'impresa servono tante cose, ma soprattutto la costanza: "Per l'impresa serve tutto, gioco, possesso, attacco dello spazio e aggressività sull'uomo, ma anche compattezza. Dobbiamo tenere tutto questo 90′, anche nei supplementari magari, sono cose su cui lavoriamo tutti i giorni. Poi alla fine si vince con la qualità dei giocatori. L’allenatore può dare una mano, ma se non hai Vecino, Felipe Anderson, Kamada, tu puoi lavorare 8 ore al giorno ma non vinci".

Tra le situazioni da sistemare alla Lazio c'è sicuramente quella che riguarda la difesa che in alcune occasioni si è dimostrata fragile. Anche qui Tudor sembra aver trovato la strada da seguire per poter migliorare: "Questa è una cosa che stiamo analizzando, noi magari ci concentriamo su una cosa e poi perdiamo in altro. Dobbiamo concentrarci in generale e poi aggiungere i dettagli. Abbiamo cambiato il modo di lavorare sulla fase difensiva, passando da zona a uomo. Più lavori su un aspetto, più rischi di venir meno su altro, dobbiamo ritrovare solidità, stare sul pezzo, stare concentrati. Giocare con la Juve sarà difficile, visto che si chiudono bene".

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