Tudor è drastico sull’attacco della Juventus con Vlahovic, David e Openda: “Spero non succeda mai”

Un'idea affascinante per i tifosi, ma che per Igor Tudor resta solo un piano d'emergenza. Alla vigilia della trasferta di Champions League contro il Villarreal, l'allenatore della Juventus ha chiuso la porta alla possibilità di vedere dall'inizio Vlahovic, David e Openda nello stesso undici.
"A chi non farebbe piacere vederli giocare insieme? Però il campo è 100 metri e la partita dura 90 minuti. Io spero che non succeda mai perché vorrebbe dire che siamo sotto e dobbiamo metterli tutti negli ultimi minuti. Per spezzoni di gara però ci può anche stare", ha spiegato in conferenza stampa. Parole che lasciano poco spazio ai sogni dei tifosi: il tridente resta una suggestione da usare solo nei finali di partita quando c'è da inseguire il risultato.

La parola chiave per la Juventus di Tudor resta l'equilibrio
La gestione di Tudor si muove attorno a un concetto preciso: equilibrio tattico. In un reparto offensivo con abbondanza di qualità, da Yildiz a Zhegrova e Conceiçao, passando per i tre attaccanti, la priorità resta mantenere le distanze tra i reparti.
Non ci sono gerarchie fisse. Tutti hanno già avuto la possibilità di partire titolari e lo faranno ancora, in base all'avversario e al momento. "Sono felice di avere tutti e tre, parlo con loro, li devo coccolare e farli sentire importanti. Sono tutti e tre bravi ragazzi e giocatori forti, parlo con loro tutti i giorni e mi piace la loro mentalità, daranno una grande mano", ha sottolineato Tudor. Un messaggio che conferma l'alternanza come scelta precisa, non come soluzione forzata.

La reazione di Vlahovic, David e Openda all'alternanza in campo
Il tecnico croato ha raccontato di aver affrontato la questione anche dentro lo spogliatoio: "Ho parlato con loro ieri, bene, in allenamento. Ci siamo messi lì per una bella chiacchierata e li ho visti motivati. Abbiamo condiviso tutto con le problematiche che possono esserci. Sono tutti vogliosi, concentrati per dare un contributo dall'inizio o a partita in corso".
Da qui nasce il patto di gruppo: non esistono titolari inamovibili, ma giocatori pronti a mettersi al servizio della squadra. Un'abbondanza che, se ben gestita, può diventare l'arma in più della Juve nella lunga corsa tra campionato e Champions.

Il pragmatismo del tecnico non lascia spazio a romanticismi. La Juve iper-offensiva è un sogno che resta confinato alla fantasia dei tifosi. Tudor, invece, guarda al risultato e alla stabilità della squadra. Per questo il tridente dei sogni Vlahovic-David-Openda non è contemplato se non per brevi tratti di partita. "Spero che non succeda mai", ha ribadito. Dietro questa frase c'è tutta la filosofia del croato: l'attacco stellare può attendere, l'equilibrio non si tocca.
Un "problema di abbondanza" che invece il croato non sembra avere negli altri reparti (soprattutto a centrocampo, vero tallone d'Achille fin qui della formazione bianconera in questo avvio di stagione) a maggior ragione nel match di Champions League contro il Villarreal dove dovrà fare a meno di due uomini cardine come Gleison Bremer e Khephren Thuram usciti acciaccati nel match contro l'Atalanta ("Non sono a disposizione per questa partita per due piccoli problemi che, però, non dovrebbero impedire loro di scendere in campo contro il Milan" ha detto a riguardo il tecnico della Juventus in conferenza stampa).