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Trentalange eletto presidente degli arbitri al posto di Nicchi nelle elezioni AIA

L’Associazione italiana arbitri ha un nuovo presidente. Dopo undici anni alla guida dei fischietti italiani, Marcello Nicchi cede la leadership ad Alfredo Trentalange della sezione di Torino. Il neo-eletto presidente guiderà l’associazione fino al 2024 e ha promesso maggiore apertura verso la comunicazione con i media.
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Alfredo Trentalange è il nuovo presidente dell’Aia. Con 193 voti su 329 aventi diritto tra presidenti di sezione e delegati l’assemblea generale dell’Associazione italiana arbitri ha ratificato il passaggio di consegne dal presidente uscente Marcello Nicchi, rimasto fermo a 125 voti . Il mandato durerà in carica fino al 2024: di solito coincide con il quadriennio olimpico, ma a causa della pandemia questa volta durerà per tre anni, proprio come l’intervallo di tempo che separerà i giochi di Tokyo e quelli di Parigi.

Come funziona l’assemblea elettiva

A partecipare al voto i presidenti delle 207 sezioni territoriali più i delegati che le sezioni più numerose eleggono per mantenere equa la percentuale di rappresentanza. Tra il 94% dei presenti sul totale mancava però Pierluigi Collina, dirigente benemerito della sezione di Viareggio, che ha fatto pervenire un messaggio di scuse per la sua assenza dovuta a motivi inderogabili. Su un totale di 329 elettori soltanto 2 donne: Michela Pietracci presidente della sezione di Fermo e Lucia Sara di Aosta. Le elezioni si svolgono in modo simile a quelle per il presidente americano: ogni sezione elegge un presidente, che oltre a mostrare le proprie idee per migliorare l’attività locale (sezionale, appunto) esprime anche la sua preferenza per il candidato nazionale che ha intenzione di sostenere.

Scintille tra Nicchi e Trentalange

Prima della fase di voto sia Trentalange che Nicchi hanno preso parola davanti alla platea dell’Hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino: il candidato piemontese ha esordito esprimendo il suo rammarico per la convocazione in presenza dell’assemblea elettiva, portando anche l’esempio di un avente diritto al voto particolarmente anziano che avrebbe voluto partecipare con la sua preferenza ma ha ricevuto una “forte raccomandazione” da parte del suo medico personale, che lo ha invitato ad evitare di esporsi al rischio di contagio. Tutti i presenti sono stati divisi in due aule, cosa che ha creato non pochi problemi al momento dell’appello per la verifica del quorum.

Nicchi ha risposto all’implicita accusa lanciata da Trentalange rispondendo che i regolamenti prevedono l’assemblea in presenza e lo ha rimproverato di aver inoltrato la richiesta di svolgerla online allegandola anche ai prefetti. “Che bisogno c’era”, ha detto Nicchi, aggiungendo che “non è così che si cambiano i regolamenti”. Entrambi hanno avuto poi modo di ribadire i programmi già sviscerati durante le videocall con i presidenti in campagna elettorale. Trentalange ha parlato di “un nuovo stile, una nuova leadership basata sui valori e sulla meritocrazia” e di un lavoro “incentrato sul confronto e sulla condivisione che finora sono mancati”. Il piemontese ha infine annunciato la volontà di aprire il mondo dell'AIA alle persone con disabilità “compatibili al nostro ruolo, sfruttando l'esperienza della Divisione paralimpica”.

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“Il mio sfidante chiede trasparenza e condivisione, ma nell'AIA è sempre stato così”, ha risposto Nicchi. “E lo stesso – ha aggiunto – vale per la meritocrazia: qualcuno si è lamentato per le valutazioni tecniche, ma chiunque ha fatto ricorso l'ha perso. Noi facciamo tutto alla luce del sole, come questa assemblea”. E sulla richiesta di una assemblea a distanza ha detto: “Ci vuole rispetto istituzionale, il nostro statuto prevede altro”.

Il presidente uscente ha poi risposto circa la polemica che lo vedrebbe intestatario di un contratto come “supervisore del progetto Var” stipulato con la Figc e che andrebbe in contrasto con lo statuto dell’Aia: “Oggi non ho nessun contratto in essere. In 12 anni ho percepito soltanto le diarie come tutti voi. Poi ho ricevuto un incarico di fiducia dal presidente federale, tutto fatto alla luce del sole. Mai un euro del bilancio associativo è uscito dai binari cui era destinato”. “Vero, non c’è nessun contratto in essere adesso, bastava mostrarlo prima, ha risposto Narciso Pisacreta, candidato alla vicepresidenza che supporta Trentalange. Nicchi ha anche annunciato che il prossimo sarebbe stato il suo ultimo mandato da presidente dell’Aia.

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