Svolta al Torino, esonerato il Ds Vagnati con effetto immediato: Cairo richiama Petrachi dopo 6 anni

Un fulmine a ciel sereno in casa Torino nel bel mezzo della settimana che anticipa la sfida dei granata contro la Cremonese in programma sabato 13 dicembre alle ore 15. Il club, attraverso una nota, ha fatto sapere di aver sollevato dall'incarico il direttore sportivo, Davide Vagnati, in carica da cinque anni con i granata, favorendo il clamoroso ritorno di Gianluca Petrachi. Per quest'ultimo si tratta di un bellissimo ritorno al Torino per via dei suoi lunghi trascorsi da ds nella società del presidente Urbano Cairo dal 2010 al 2019.
Un cambio di passo inaspettato e che avviene a seguito dell'ennesima sconfitta di un Torino altalenante in campionato e reduce dal ko in rimonta contro il Milan subito solo due giorni fa. La scelta di puntare su Petrachi è di certo intelligente poiché si tratta di una figura che conosce benissimo l'ambiente e che da soli tre mesi si è liberato dal contratto che lo legava alla Salernitana nello scorso campionato di Serie B culminato poi con la retrocessione dei campani in C.
La breve nota del Torino: "Il Torino Football Club comunica l'esonero, con effetto immediato, di Davide Vagnati dall'incarico di Direttore Sportivo e Responsabile dell’Area tecnica del Club. Il Torino FC ringrazia Vagnati per il lavoro svolto e per l’impegno profuso in questi cinque anni e gli augura il meglio nel proseguimento della sua carriera. La direzione tecnico-sportiva è stata nuovamente affidata a Gianluca Petrachi, già Direttore Sportivo del Torino con una lunga permanenza dal 2010 al 2019. Tutta la Società riaccoglie Gianluca Petrachi con un caloroso abbraccio: bentornato a Torino, Sempre Forza Toro!".
Petrachi si porta con sé un background importante relativo soprattutto ai suoi 9 anni trascorsi al Toro. Gli acquisti portati in granata negli anni hanno dato tantissimo alla squadra di Cairo che ha potuto beneficiare di calciatori di pregevole fattura come Glik, Immobile, Belotti, Nkoulou e Sirigu solo per citarne alcuni. Nel mezzo anche i vari Cerci, Darmian, Baselli ma anche giocatori del calibro di Maksimovic, Bruno Peres e Zappacosta. Autentiche scoperte poi venduti a cifre importanti.