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Svelata la mail di Chiellini ai compagni: “Pagamenti nelle prossime stagioni”. È l’accusa alla Juve

Diffuso il testo della email che Giorgio Chiellini mandò ai compagni della Juventus nel marzo del 2020, con cui sottoponeva loro l’accordo sul differimento degli stipendi: “Ho parlato con Paratici e col presidente”.
A cura di Paolo Fiorenza
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L'inchiesta Prisma della Procura di Torino – che nello scorso novembre aveva preso il via dalle plusvalenze ‘gonfiate' – adesso ha un altro filone, sempre indirizzato ad aggiustare i bilanci: gli inquirenti contestano alla Juventus di aver pattuito con i giocatori nel marzo 2020, in pieno lockdown, non già la rinuncia a quattro stipendi (marzo, aprile, maggio e giugno, ovvero gli ultimi della stagione 2019/20) ma il differimento del pagamento di tre su quattro agli anni successivi senza che nei relativi bilanci ce ne sia traccia.

Insomma il club bianconero avrebbe prima alleggerito il bilancio 2019/20 di circa 90 milioni, poi però non avrebbe contabilizzato correttamente i 60 pagati successivamente ai calciatori, come da scritture private sottoscritte con i medesimi. Scritture private "non depositate presso gli organi competenti" e che lo scorso 23 marzo sono state oggetto delle perquisizioni negli studi degli avvocati di Torino, Milano e Roma dove erano depositate: documenti che secondo l'accusa sarebbero stati poi destinati a sparire per sempre, come da "prassi di custodire all’esterno della sede del club alcuni documenti riservati, poi destinandoli alla distruzione una volta esaurita la funzione di garanzia".

Adesso arriva la divulgazione della email con cui il capitano della Juventus Giorgio Chiellini nel marzo 2020 chiese ai compagni di accordarsi tutti assieme con la società bianconera per differire appunto gli stipendi in questione: "Ho parlato con Paratici e con il presidente a proposito dell'emergenza attuale, che ha creato ovviamente grandi problemi finanziari, soprattutto di liquidità. E il club vorrebbe trovare un accordo per una nostra partecipazione al momento di difficoltà. Credo che anche noi dobbiamo fare un passo, come stanno facendo altri club in Europa e trovare un accordo che ci permetterebbe di evitare i rischi, oltre che di dare un'immagine di squadra fatta di uomini di valore".

Chiellini e Bonucci sono i leader dello spogliatoio della Juventus
Chiellini e Bonucci sono i leader dello spogliatoio della Juventus

I rischi di cui parlava Chiellini erano che un provvedimento a livello politico disponesse comunque dei tagli per andare incontro alle difficoltà dei club italiani: "A livello legislativo attualmente nessuno ci obbliga e non esiste il diritto che non veniamo pagati, ma i presidenti sono certi che verrà fatta una legge che li permetterà di non pagarci, se non giochiamo. Se non troviamo un accordo entro la fine del mese, inevitabilmente ci dovremo adeguare a quello che sarò deciso a livello nazionale". E dunque accordo fu, come svelato dalla mail divulgata dal Corriere di Torino.

Chiellini, che nella vicenda si spese assieme all'altro leader dello spogliatoio Bonucci, sottopose alla squadra tre ipotesi, in cui il punto chiave era "i pagamenti nelle prossime stagioni". La proposta "B", che fu quella accettata nonostante alcuni giocatori – tutti stranieri – non fossero d'accordo, prevedeva: "Marzo 100% nelle prossime stagioni, aprile 0%, maggio 100% nelle prossime stagioni. Giugno: se annullano il campionato 0%, se riusciamo a terminare il campionato 100% nelle prossime stagioni".

Quindi a fronte della rinuncia totale dei giocatori a ricevere lo stipendio di aprile, la Juventus si impegnò comunque a saldare le altre tre mensilità di marzo, maggio e giugno nelle stagioni successive. Un accordo che secondo la Procura di Torino non sarebbe stato regolarmente comunicato dal club bianconero, facendo emergere "l'esistenza di plurime scritture private variamente denominate inserite nell'ambito delle due manovre stipendi per gli esercizi 2019/2020 2020/21 e non depositate presso gli organi competenti".

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