Squalifica record per un calciatore dilettante: 30 anni per aver picchiato arbitro e assistente

Una squalifica a dir poco esemplare e che non ha precedenti nel mondo dello sport: un giocatore del calcio dilettante francese ha ricevuto una sospensione di 30 anni per aver picchiato il direttore di gara e uno dei suoi assistenti a fine di una partita che era stata giocata a gennaio di quest'anno. La commissione disciplinare ha valutato la situazione e poi ha deciso per la clamorosa squalifica nei confronti del calciatore.
Il giocatore punito così duramente, giocava nella seconda divisione del campionato distrettuale senior. I fatti si sono verificati a fine gennaio in una gara giocata in trasferta dal Champigny FC, la squadra dell'espulso: è stato espulso, dopo due cartellini gialli, all'80'. Poi, dopo il triplice fischio, il giocatore è ricomparso in campo a fine gara per litigare con gli arbitri. Che poi ha picchiato davanti a tutti.
La clamorosa sanzione è stata pronunciata dalla commissione disciplinare della Val-de-Marne, dipartimento francese della regione dell'Île-de-France: "Siamo al di sopra della bilancia, ma dovevamo sottolineare la situazione", ha spiegato Denis Turck, presidente del Distretto 94, a Le Parisien. "A casa nostra, nella Valle della Marna, vogliamo essere esemplari nella lotta contro ogni forma di violenza. Speriamo di servire da esempio. Stanno accadendo tante cose in questo momento. Noi tutti devono reagire."
Si tratta certamente di una sospensione record, che vuole anche per alzare l'attenzione nei confronti del calcio in generale in Francia dove spesso si sono verificati altri episodi di violenza nelle serie minori e tra gli amatori. Negli ultimi anni il calcio dilettantistico francese si è confrontato con numerosi casi simili che hanno spinto anche ad alcune clamorose decisioni per poter prendere decisioni sempre più a tolleranza zero. Come nel caso nel distretto di Vaucluse dov'è stata presa un'iniziativa particolare: agli arbitri verranno installate telecamere GoPro, un metodo per dissuadere i giocatori dal commettere atti violenti o comportamenti antisportivi.