Spalletti difende la sua Juve: “Il primo tempo l’abbiamo giocato male? Secondo me no”

Luciano Spalletti e la Juventus escono dal gelo di Bodo con una vittoria che vale più dei tre punti. E lo si capisce subito dal suo tono in conferenza stampa. “Il primo tempo l’abbiamo giocato male? Secondo me no”, risponde secco, difendendo la sua squadra dopo il 2-3 sul sintetico norvegese. “Abbiamo avuto due occasioni nitidissime per fare gol. Nel secondo tempo siamo cresciuti, sì, ma qui non si domina come se niente fosse. Ho visto le partite del Tottenham e del Monaco: anche loro hanno sofferto”.
Il tecnico insiste sul valore della serata, più mentale che tecnico: “Questa è una vittoria importantissima. È la prima volta che li vedo con la faccia un po’ rilassata negli spogliatoi. Se la sono meritata”. E quando gli chiedono se sia presto per parlare di personalità, risponde con una metafora che gli è cara: “È troppo presto per tutto, quando hai l’osso in bocca non lo vuoi mollare. Qui fanno fatica tutti. Vincere qui è roba da calciatori con carattere”.

Spalletti: "Ho visto per la prima volta i ragazzi rilassati"
Spalletti applaude anche i marcatori David e Openda: “David ha qualità, i numeri lo dicono. Ma i numeri si fanno in due metri di scrivania: poi devi spalmare tutto in campo. La partita è una scatola da riempire. Se non pressi e non fai rientri, la perdi. Lui è stato dentro la gara e ha fatto un gol fondamentale”.
C’è spazio anche per un siparietto sul clima glaciale: “Convincersi che sia il freddo a far vincere le partite è riduttivo. Bella città, barche modernissime, un parco con le aquile… mi garberebbe vederlo, ma non ho tempo”. Sul sintetico, stessa franchezza: “La mia squadra è stata brava ad adattarsi. Differenza con l’erba? Sì. Ma il campo permette di giocare, e si sono viste belle giocate”.
Il finale è tutto cuore: “La cosa più bella è che abbiamo giocato a viso aperto per 90 minuti. Voglio questo livello sempre. Io sono felice quando lo sono loro, i miei giocatori e i tifosi venuti fin qui. Adesso che abbiamo l’osso in bocca non vogliamo mollarlo”.