59 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Sono un cane da bastonare, ma meglio me che un giovane”: lo sfogo di Biraghi contro i critici

Cristiano Biraghi si sfoga in conferenza stampa dal ritiro della Fiorentina. Il 28enne esterno lombardo dice basta alle troppe critiche ricevute sia dai giornalisti che dai tifosi: “Sono un cane da bastonare, ma per me non è un problema, meglio me che un giovane. Ormai ho raggiunto un equilibrio”.
A cura di Paolo Fiorenza
59 CONDIVISIONI
Immagine

La Fiorentina di Vincenzo Italiano si sta preparando al meglio per la nuova stagione ed il tecnico arrivato dallo Spezia tra tante aspettative – alla luce di quanto fatto vedere al timone dei liguri nella scorsa stagione – intende contare in primis sullo zoccolo duro della squadra. Tra i veterani viola sicuramente si può annoverare Cristiano Biraghi, 28enne esterno sinistro che l'anno scorso è stato un punto fermo della formazione allenata da Iachini e Prandelli.

Intervenuto oggi in conferenza stampa, il nazionale azzurro – nei mesi scorsi era tra i papabili ad essere convocato per i campionati Europei poi vinti dall'Italia – ha fatto il punto sullo stato dei lavori in casa Fiorentina: "Penso che siamo partiti bene, c'è grande entusiasmo intorno all'allenatore. I tifosi lo hanno chiamato anno zero, penso che sia il termine giusto. Abbiamo un tecnico che ha portato entusiasmo ed idee nuove che ci fanno divertire, come punto di partenza è importante. Poi saranno i risultati a parlare, ma i presupposti per far bene ci sono".

Biraghi ha approfittato dell'incontro con la stampa per togliersi un sassolino dalla scarpa, parlando delle critiche che nei suoi confronti non mancano mai, sia da parte dei giornalisti che dei tifosi: "Questo è un discorso va avanti da anni (il mancino è a Firenze dal 2017, salvo la parentesi all'Inter, ndr), per tanti tifosi e per tanti giornalisti sono un cane da bastonare, ma per me non è un problema. Ogni anno sono messo in discussione, quando arriva un calciatore che gioca nel mio ruolo si dice sempre che deve rubarmi il posto ma per me non è un problema".

Quello di Biraghi è uno sfogo accorato: "Se c'è uno da bastonare, preferisco essere io piuttosto che un giovane. Ormai ho raggiunto un equilibrio, sono contento con me stesso. Fa parte del gioco e del nostro lavoro, se il prezzo da pagare per fare la carriera che ho fatto sono le critiche, io ci sto. Alla fine conta solo la maglia viola: per me la Fiorentina era ed è un punto di arrivo, lo scorso anno ho rinnovato per altri quattro anni. Adesso dobbiamo spiegare a quelli nuovi cosa vuol dire giocare per questa maglia. Spero che si riparta tutto da zero e che ci siano meno critiche…".

59 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views