“Sieg Heil”, Marco van Basten ripete in tv il saluto nazista. “Ma volevo solo scherzare”
Sieg Heil. Saluto alla vittoria. Ecco cosa significa tradotto in italiano. I nazisti invasati lo urlavano sbattendo i tacchi, fendendo il braccio nell'aria e alzando lo sguardo verso il cielo dinanzi ad Adolf Hitler. Marco van Basten, ex attaccante del grande Milan degli olandesi, lo ha pronunciato in diretta tv per scherzo, scivolando sulla più classica buccia di banana. Umorismo nero che ha fatto sobbalzare il conduttore in studio e lasciati interdetti gli ospiti. Da cigno di Utrecht ad Aquila fino a pulcino bagnato… la metamorfosi dell'ex calciatore è durata pochissimo. Il tempo di accorgersi d'averla fatta grossa e ammettere l'errore clamoroso, scusandosi per quell'espressione del tutto fuori luogo, irrispettosa, foriera di pessimi ricordi.
Una battuta nel giorno della protesta antirazzista
"Era solo una battuta che mi è uscita male. Non volevo scioccare nessuno", ha ammesso van Basten. Ma davvero pensava che pronunciando quelle parole avrebbe suscitato ilarità? Davvero credeva che una cosa del genere potesse passare inosservata nel giorno dello sciopero di un minuto messo in atto da tutte le squadre della Eredivisie (la Serie A ‘arancione') per protestare contro gli episodi di discriminazione razziale? Quei sessanta secondi di ritardo erano la risposta simbolica a quanto accaduto ad Ahmad Mendes Moreira, 24enne giocatore dell’Excelsior Rotterdam offeso e insultato dai tifosi del Den Bosch.
Sieg Heil, la gaffe di van Basten in diretta tv
Quando e perché van Basten ha detto "sieg heil"? L'ex campione era ospite nello studio di Fox Sports Olanda come opinionista per commentare la partita fra Ajax e Heracles Almelo. Quando il giornalista che era in campo ha salutato Frank Wormuth, allenatore tedesco, dopo averlo intervistato nella sua lingua, da studio l'ex attaccante s'è lasciato sfuggire le due parole di stampo nazista. "Volevo solo fare dell'ironia sul tedesco di Hans (il reporter dell'emittente inviato allo stadio, ndr). La mia è stata solo una battuta infelice".
- La reazione dell'emittente. È stata immediata e non poteva essere diversamente: impossibile non prendere le distanze da quanto accaduto, a farlo è stato uno dei responsabili dell'emittente: "Uscita inappropriata. Non solo oggi che volevamo mandare un segnale contro la discriminazione e il razzismo, lo sarebbe stata sempre".