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Serie A preoccupata per i problemi di DAZN causati da Comcast, il gruppo che controlla Sky

La Lega di Serie A ha chiesto spiegazioni a DAZN dopo il blackout di ieri che non ha permesso ai tifosi di poter assistere alle gare Inter-Cagliari e Verona-Lazio sulla piattaforma in streaming. DAZN, che ha acquisito i diritti tv del massimo campionato italiano per i prossimi tre anni, ha sottolineato come a causare il guasto sia stato un partner esterno, Comcast Technology Solutions (CTS),ovvero il gruppo che ha comprato Sky da Murdoch.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La giornata di ieri è stato a dir poco caotica per DAZN e per tutti i clienti che speravano di poter assistere alle gare, Inter-Cagliari e Verona-Lazio senza problemi. E invece non è stato così. La piattaforma in streaming, che ha da poco acquistato i diritti TV della Serie A per il prossimo triennio, è stata in down per quasi tutta l'intera giornata. Nonostante i chiarimenti arrivati con diversi comunicati, DAZN ha ricevuto anche una lettera formale inviatagli dalla Lega Serie A, in cui sono state chieste garanzie dopo i fatti accaduti.

Un atto dovuto e normale, di prassi, ma che in qualche modo fa tornare attuali i timori che una parte delle società di Serie A avevano circa la scelta di puntare completamente sullo streaming. Ma cosa è accaduto di preciso? DAZN ha fatto sapere che il motivo per cui gli abbonati non sono stati in grado di assistere alle gare di Serie A in programma per la 30a giornata, è stato causato da un problema tecnico causato da una società di Comcast (CTS), che ha avuto effetti a livello europeo: DAZN è stato down per diverse ore anche in Germania e non solo in Italia. Anche Comcast ha presentato le proprie scuse agli utenti.

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CTS è il ramo del gruppo che ha comprato Sky da Murdoch

"Siamo molto amareggiati per quanto accaduto oggi sulla nostra piattaforma. Siamo assolutamente consapevoli della grande responsabilità che abbiamo nei confronti di tutti i tifosi e dell'intero mondo dello sport" scriveva ieri DAZN in un tweet, per poi sottolineare i motivi dei problemi tecnici: "Stiamo indagando il problema originato dal nostro partner Comcast Technology Solutions (CTS), che ha avuto un impatto su DAZN e su altri broadcaster europei. Siamo profondamente dispiaciuti e adotteremo ogni opportuno provvedimento per quanto accaduto".

L'aspetto curioso della vicenda, è che il partner in questione che avrebbe causato questo guasto, è Cts, ovvero il ramo provider e telecomunicazioni di Comcast, cioè il gruppo che ha comprato Sky da Murdoch. Ora, nessuno si sognerebbe di evidenziare che si possa trattare di un sabotaggio, è fuori discussione l'ipotesi, ma si tratterebbe solo di una coincidenza. Ma è chiaro che la Lega di Serie A ora voglia vederci chiaro e chiedere maggiori garanzie a DAZN. 

I possibili scenari futuri in attesa dell'Assemblea di Lega

Nella giornata di ieri, tutti i servizi offerti dalla piattaforma in streaming erano down mentre la partita tra Inter e Cagliari e Verona-Lazio, disponibile anche sul canale 209 di Sky (DAZN1) si è vista senza alcun problema sul satellite. A questo punto sorge spontanea l'ipotesi che la Lega possa proporre a DAZN di acquisire delle frequenze sul digitale terrestre come una sorta di "paracadute" in caso di eventuali nuovi problemi nel corso della trasmissione di tutte le partite di Serie A previste nel prossimo triennio.

I diritti TV, dopo tante polemiche, sono stati assegnati a DAZN con un’offerta da 840 milioni a stagione (ancora a assegnare i diritti del pacchetto 2) ma diversi club non erano d'accordo. Nell'assemblea della Lega di Serie A di domani, i club che già avevano giudicato inappropriata la scelta di optare per un servizio interamente in streaming per la visione delle gare di Serie A in Tv chiederanno spiegazioni sul blackout di domenica.

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Le scuse di Comcast dopo il blackout di domenica

Nel frattempo, dopo le scuse da parte di DAZN, arrivano anche quelle da parte di Comcast che attraverso le parole di un portavoce, riportate da Reuters, specifica come l'episodio di domenica abbia colto di sorpresa tutti, dato che non si era mai verificato un malfunzionamento simile prima: "Ci scusiamo con tutti gli utenti che sono stati coinvolti", avrebbe spiegato una fonte dell’azienda del gruppo che dal 2018 controlla Sky.

"Si tratta di un malfunzionamento tecnico che ha causato un’interruzione temporanea del servizio per quattro network clienti di CTS in Europa – e aggiunge – Stiamo lavorando per risolvere il problema". È atteso in queste ore un comunicato ufficiale in merito da parte del colosso americano che avrebbe anche precisato: “Distribuiamo decine di milioni di video in streaming ogni giorno per clienti di tutto il mondo senza incidenti”. 

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