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Scrive una lettera a Saka dopo il rigore sbagliato, gli arriva la risposta sotto la porta di casa

Dall’Inghilterra arriva una storia che riconcilia con il calcio e con la vita: mentre su Bukayo Saka si riversavano terribili insulti razzisti, un tifoso pensava invece di scrivere e consegnare a mano una lettera di incoraggiamento al giovane giocatore dell’Arsenal. Tutto pensava il 55enne autista di bus londinese, tranne che di lì a poco avrebbe trovato sul tappetino fuori la porta di casa la risposta commovente del ragazzo.
A cura di Paolo Fiorenza
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Forse c'è ancora speranza per il genere umano, almeno finché leggeremo storie come quella che arriva dall'Inghilterra e che fa da contraltare alla valanga di odio che nelle ore successive alla finale degli Europei persa dalla Nazionale dei Tre Leoni si è riversata sui tre giocatori neri che hanno sbagliato i rigori decisivi. I social network in quel frangente si sono trasformati in un tribunale disumano che ha emesso il verdetto della gogna per Rashford, Sancho e Saka.

"Scimmia, torna in Nigeria", hanno scritto i leoni da tastiera sul profilo di Bukayo Saka, riversando la loro frustrazione di piccoli uomini su un ragazzo di 19 anni che aveva avuto il coraggio di tirare l'ultimo rigore. Ma non tutti hanno perso quella scintilla che ci definisce come essere umani e ci distingue dalle bestie. E dunque un tifoso inglese ha scritto a Saka, non per vomitargli addosso anche lui odio, ma al contrario per fargli arrivare parole di sostegno e speranza. Mai poteva pensare che di lì a poco il giovane dell'Arsenal non solo gli avrebbe risposto, ma avrebbe consegnato di persona la missiva scritta a mano. Già, scritta a mano, in epoca di social e smartphone. Qualcosa che riporta indietro ad una dimensione più umana dei rapporti personali.

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Steve Byrne, 55enne autista di autobus a Londra e tifoso dell'Arsenal, ha dunque deciso di scrivere a Saka dopo la sconfitta della Nazionale inglese a Wembley. Vivendo a poca distanza dal giocatore, ha pensato bene di fargli avere la missiva a mano, come racconta al ‘Daily Mail': "Nella lettera che gli ho scritto gli ho detto che si sarebbe rialzato e poi avrebbe spiccato il volo e ho detto che mi sono ispirato a lui. Siamo la famiglia dell'Arsenal e ci prendiamo cura l'uno dell'altro. Ho riportato una citazione del generale americano George Patton che diceva ‘il successo si misura da quanto in alto si rimbalza dopo aver toccato il fondo' e poi ho aggiunto ‘rimbalzerai quindi preparati a volare'. La lettera è stata recapitata prima che emergesse la notizia del razzismo che lui aveva subìto, io non ne sapevo nulla all'epoca".

L'autista dell'autobus, a cui nel 2013 è stata diagnosticata una rara malattia del sangue, ha detto di aver scoperto che Saka viveva vicino a lui dopo aver fatto una corsa una mattina: "Un giorno stavo correndo nella mia zona quando l'ho visto entrare in una casa. A causa del Covid non mi sono avvicinato troppo per parlare con lui, ma dopo la sconfitta dell'Inghilterra nella finale di Euro 2020 ho pensato di imbucare un biglietto nella sua porta. Quando l'ho visto piangere ed essere abbracciato da Southgate, il mio cuore è andato a lui. Volevo solo dirgli che è tutto ok, ho un figlio della sua stessa età e che potrebbe essere lui. Non volevo che Saka pensasse di averlo rovinato il Paese. Non importa. Gioca per la Nazionale ed è ancora così giovane".

Un messaggio scritto col cuore, ma davvero Byrne non si aspettava domenica scorsa di ricevere una risposta scritta a mano dal giovane campione. "Stavo facendo un pisolino pomeridiano – racconta ancora il tifoso dell'Arsenal – quando ho sentito suonare il campanello, ma non ho risposto alla porta perché ero troppo stanco. È stato solo il lunedì successivo che ho visto la lettera sul mio tappetino e l'ho aperta per scoprire che avevo ricevuto una risposta da Saka. Ho solo pensato ‘oh mio dio'. Il calciatore più famoso del Paese mi aveva mandato un biglietto. Non me lo aspettavo, anche se la mia era una bella lettera e speravo che la leggesse".

Nella sua risposta, il calciatore ha scritto:  "Caro Steve, grazie mille per aver dedicato del tempo a scrivermi e lasciarmi un messaggio adorabile e incoraggiante, significa molto per me. Sì, ​​siamo la bella famiglia dell'Arsenal e sono onorato di far parte della famiglia. Porterò ogni giorno con me queste parole della tua lettera ‘preparati a volare', grazie". "È un privilegio assoluto, incornicerò la lettera che ho ricevuto da lui", conclude Steve Byrne. Sì, forse c'è davvero speranza.

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