Sarri tuona, il tecnico pretende chiarezza: “Ci dicano se il Covid è pericoloso o meno”
La Lazio di Sarri è stata fermata sul 3-3 all'Olimpico dall'Empoli di Andreazzoli, rimontando due volte i toscani grazie anche alla doppietta di Milinkovic-Savic. Per i biancocelesti si tratta comunque di un'occasione lasciata persa per avvicinare la zona Champions League in classifica, ma per Maurizio Sarri quella dei suoi ragazzi è anche una dimostrazione di carattere. Una giornata caratterizzata inevitabilmente dal caos Covid che ha messo in grande difficoltà la gestione delle varie squadre di Serie A da parte degli allenatori. Anche Maurizio Sarri tuona al termine della partita e ai microfoni di DAZN tuona per lo stato attuale della vicenda.
Il tecnico di Stia chiede chiarezza: "Per quanto riguarda la situazione Covid – ha tuonato Sarri – io credo che chi prende le decisioni debba essere chiaro con tutti. Se la malattia è pericolosa si deve fermare tutto, altrimenti se è un'influenza si sta a casa con l'influenza". Sarri non ci sta e chiede misure severe nel caso in cui il virus (qualora ce ne fosse ancora bisogno di spiegarlo) fosse considerato pericoloso: "Ci devono dire se è pericolosa o meno – evidenzia Sarri – Così è dura anche perché poi siamo in mano alle decisioni di venti regioni e ognuno ragiona in maniera autonoma".
L'allenatore della Lazio se la prende anche con la Lega che nelle ultimissime ore ha varato un nuovo protocollo anti-Covid che prevede la possibilità di giocare qualora ci fossero 13 giocatori (più un portiere) disponibili, altrimenti si attinge dalla Primavera. "Una squadra viene fermata con 4 o 5 positivi e altre invece giocano – continua Sarri a proposito di quanto accaduto nelle ultime ore con il rinvio di ben quattro partite dopo gli stop imposti dalle varie Aziende Sanitarie Locali – Se le decisioni sono delle ASL regionali è difficile fare un protocollo".
