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Sarri si infuria e va minaccioso verso i tifosi della Lazio: Acerbi ancora vittima di insulti

Maurizio Sarri è una furia e si dirige verso lo spicchio di tribuna di Auronzo occupata da un gruppo di tifosi della Lazio. All’ennesima contestazione contro Acerbi il tecnico biancoceleste perde la pazienza e interrompe l’allenamento.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Ad Auronzo di Cadore sono ore caldissime. Non tanto per la temperatura torrida di queste ore, visto anche il periodo, quanto per il clima che si respira nel ritiro della Lazio scosso dal colpo Dybala dei ‘cugini' giallorossi e dalla voglia di voler cancellare la precedente stagione forti anche di nuovi innesti. L'arrivo di Romagnoli ha infatti dato una scossa all'ambiente: un difensore tifoso biancoceleste che veste la maglia della Lazio, nulla di meglio. L'acquisto dell'ex Milan però potrebbe portare all'addio di Francesco Acerbi da tempo ormai al centro di aspre critiche e contestazioni da parte di una parte del popolo biancoceleste.

Anche nel ritiro di Auronzo c'è stata l'ennesima dimostrazione di quanto questo rancore nei confronti del difensore sia ancora molto forte e marcato. In un video che sta circolando sui social infatti, si nota Maurizio Sarri intento a dirigere gli allenamenti mattutini della sua Lazio. Ad un certo punto però gli allenamenti si interrompono, i giocatori si fermano di scatto. L'allenatore toscano ha fermato tutti: c'era ben altro da fare. Dagli spalti, con un megafono, si sentiva benissimo un coro che al tecnico ex Juve, Napoli e Chelsea proprio non piaceva: "Acerbi è pregato di recarsi verso l'uscita" ripetuto più volte. A quel punto Sarri non ci ha visto più, ha perso la pazienza e si è diretto verso quella parte della tribuna occupata da un esiguo numero di tifosi.

Con una falcata decisa e minacciosa Sarri si è avvicinato e ha fatto ampi gesti di smetterla, di piantarla e lasciar lavorare la squadra. "Qui stiamo lavorando" gli urla intimandogli di smetterla. "Le solite teste di c***o" dice qualcuno invece dalla tribuna senza troppi giri di parole. Altri apprezzano moltissimo il gesto dell'allenatore: "Bravo mister, continui a lavorare". L'allenatore così rientra in campo tra gli applausi dei sostenitori della Lazio che invece non hanno alcun rancore nei confronti di Acerbi. Già lo scorso 10 luglio infatti era servito l’intervento della tribuna principale dello Zandegiacomo per difendere Acerbi: "Sei uno di noi", il coro scandito con forza dai tifosi che ha cancellato quelli di scherno di un piccolo gruppo di sostenitori biancocelesti nella tribuna dietro la porta. Acerbi ha reagito come un professionista continuando a firmare autografi come se niente fosse.

Da diverso tempo il difensore è finito infatti nella bufera per via di quella risata ripresa dalle telecamere dopo il gol del Milan subito dalla Lazio nella rimonta dei rossoneri all'Olimpico e le successive accuse a distanza tra le parti via social. Botta e risposta per via delle sue prestazioni in campo che non venivano apprezzate dai tifosi e la reazione rabbiosa dello stesso Acerbi: "Delle critiche non me ne frega niente" proseguita con la provocazione ai tifosi sulla bassa affluenza di pubblico allo stadio: "Già col Covid non c’era nessuno. Adesso ce ne sono cinque mila, accontentiamoci di questi". Acerbi ha poi chiesto scusa ma non è bastato a sanare il rapporto che ora è arrivato davvero ai minimi storici. Il mercato potrebbe aprire presto le porte a una cessione del giocatore seguito da Juventus, Inter e Monza.

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