Ross Barkley riemerge dalla nebbia dell’alcol: “Non bevo da quest’estate, non lo farò più”

Ross Barkley è rinato, almeno così giura lui e così testimonia anche il gol segnato nell'ultima partita che il suo Aston Villa ha vinto 4-0 sul Bournemouth: il 31enne centrocampista inglese, che tra il 2013 e il 2019 è arrivato a vestire per 33 volte la maglia della nazionale, sta recuperando minutaggio nel club di Birmingham, dopo che all'inizio di questa stagione era assente (neanche convocato) per risolvere i suoi problemi fuori dal campo. Anzi, il suo problema: l'alcol. "Non bevo da quest'estate", giura adesso Ross, promettendo a sé stesso e ai suoi cari che terrà duro.
Ross Barkley è tornato a giocare dopo l'assenza per risolvere il suo problema con l'alcol
Barkley, che ha vissuto il suo prime all'Everton, non riuscendo poi ad affermarsi al Chelsea, è arrivato all'Aston Villa (dove aveva già militato nella stagione 2020/21, in prestito dai Blues) nell'ultima sessione di mercato estiva, dopo due annate non memorabili a Nizza e Luton Town. Ross non ha giocato per i primi due mesi, agosto e settembre, facendo il proprio esordio stagionale il 5 ottobre contro il Burnley, entrando negli ultimi 6 minuti della vittoria per 2-1 dei Villans.

"Non bevo dall'estate. Ora sono papà, ho più responsabilità"
La sua assenza era dovuta alla volontà di risolvere i medesimi problemi personali che in passato lo avevano messo in situazioni imbarazzanti, finendo anche in video che lo ritraevano non pienamente padrone di sé. Ebbene, Ross sembra avercela fatta a diventare astemio: "Non bevo dall'estate – dice a ‘The Athletic' – Ho intenzione di non bere più per il resto della mia carriera. Ha creato situazioni che non voglio più che accadano".
"Ora sono papà, ho più responsabilità – continua Barkley – Mi restano forse quattro, cinque, sei o sette anni di calcio, quindi voglio sfruttarli al meglio. L'alcol, per la maggior parte delle persone, può creare problemi: ora me ne sono reso conto. Senza bere non si creano situazioni spiacevoli. Si può essere lucidi ogni giorno e non si ha alcun effetto sulla mente. Ci sono molti vantaggi nel non farlo".
Il suo tecnico all'Aston Villa, Unai Emery, lo ha aspettato e protetto, i suoi compagni lo hanno stretto in un abbraccio pieno di affetto dopo la rete al Bournemouth (la prima per lui dallo scorso gennaio), segnata dopo essere entrato in campo negli ultimi 20 minuti.
"Si commettono errori – spiega ora Barkley, che è cresciuto da una madre single in un sobborgo di Liverpool – È bene parlare con le persone, imparare dagli errori e capire che nel corso della vita ci saranno delle sfide. Nel calcio si può perdere la fiducia in se stessi. Io ho perso la fiducia in me stesso quando ero più giovane. Ora che ho 31 anni, mi guardo indietro e vorrei che il mio approccio di allora fosse lo stesso di oggi".