Ronaldo e la fuga in spogliatoio dopo il cambio, la spiegazione: “Magari aveva problemi di vescica”
Cristiano Ronaldo sostituito è come un Gronchi Rosa, una rarità. Evento ancora più raro quando la scelta è tecnica, non motivata da ragioni fisiche o di opportunità condivise col portoghese, come accaduto nel secondo tempo di Juventus-Inter: semplicemente per Andrea Pirlo era più utile avere Alvaro Morata in campo, essendo in 10 contro 11 con la preziosissima vittoria da difendere con le unghie e con i denti.
Il tecnico ci ha scherzato su al termine della partita vinta dai bianconeri: "È stata una delle poche occasioni in cui era contento di uscire, sarebbe stato lì solo a rincorrere gli avversari. Era molto soddisfatto e sorridente negli spogliatoi". Sicuramente lo era meno al momento della sostituzione, come mostrato dalle telecamere. Al punto che dopo essersi accomodato vicino al tunnel che porta agli spogliatoi, vi ha fatto rientro poco dopo senza assistere alla fine della partita decisiva per l'obiettivo residuo della Juventus in questa stagione.
Un comportamento stigmatizzato negli studi di Sky Sport dall'ex capitano bianconero Alessandro Del Piero: "Normalmente non si fa, si sta lì e si soffre fino alla fine. Ha fatto il processo giusto, ha salutato l'allenatore, è andato a sedersi, poi però se n'è andato. Si resta a vedere la partita, soprattutto se mancano 20 minuti dalla fine. Se poi ci sono motivi particolari, non so".
Quei motivi particolari li ipotizza Alessandro Costacurta, fornendo a Ronaldo un possibile alibi per la ‘fuga' in spogliatoio: "Se è uscito perché doveva recuperare prima non è uno scandalo, in genere si rimane lì a soffrire con la squadra. Magari aveva problemi di vescica, potrebbe essere tranquillamente". Insomma potrebbe essere stato un impellente bisogno fisiologico a costringere il portoghese a non dare il proprio sostegno ai compagni dagli spalti nel bollente finale del match.
Successivamente Ronaldo ha postato su Instagram un messaggio di gioia per la vittoria, con la foto della sua esultanza dopo il gol realizzato nel primo tempo ribadendo in rete il rigore parato da Handanovic. Sorrisi o meno, adesso in casa Juve tutti sono protesi verso l'obiettivo: la Champions è vitale, anche per la stessa permanenza del portoghese.
