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Rocchi a Open Var sull’episodio finale di Milan-Lazio: “Meritava un check di 15 secondi”

Il designatore arbitrale, Gianluca Rocchi, analizza a Open VAR l’episodio di Milan-Lazio: il penalty inizialmente concesso viene revocato, ma non c’era fallo in attacco. “Meritava un check di 15 secondi. Non è rigore, ma non è mai fallo alla difesa”, il commento definitivo.
A cura di Vito Lamorte
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Il designatore arbitrale Gianluca Rocchi è tornato sul discusso episodio nel finale di Milan-Lazio durante Open Var, offrendo una lettura diversa da quella emersa in campo: "Meritava un check di 15 secondi. Non è rigore, ma non è mai fallo alla difesa. La decisione giusta era calcio d'angolo".

Rocchi ha ricordato come la situazione avrebbe richiesto un semplice controllo di pochi secondi. Invece, l’arbitro Collu aveva inizialmente concesso il rigore alla Lazio per il tocco di braccio di Pavlovic, salvo poi annullarlo dopo una lunga on-field review che aveva individuato un presunto fallo di Marusic. Una decisione che aveva alimentato la rabbia del club biancoceleste, poi rimasto in silenzio stampa.

Nell’anticipazione diffusa sui canali social di DAZN, Rocchi ha ribadito che l’intervento dell’attaccante non era falloso e che la revisione avrebbe dovuto essere molto più rapida, confermando l’assenza del rigore ma indicando l’angolo come scelta corretta.

Rocchi chiarisce il rigore negato a Lazio: “Non era fallo, la scelta giusta era calcio d’angolo”

Nelle ore successive al contestato epilogo di Milan-Lazio, il designatore arbitrale Gianluca Rocchi e il suo staff hanno analizzato nel dettaglio l’episodio che ha scatenato polemiche. L’on field review di sei minuti sulla deviazione col braccio di Pavlovic, conclusasi con la cancellazione del rigore inizialmente assegnato alla Lazio per un presunto fallo in attacco di Marusic, è risultata l’elemento chiave dell’errore. Secondo la ricostruzione dei vertici arbitrali, il responsabile principale sarebbe l’addetto al VAR Aleandro Di Paolo, il cui intervento ha indotto l’arbitro Giuseppe Collu a modificare la sua decisione iniziale.

Collu, che in prima battuta aveva concesso il calcio d’angolo valutando il tocco di braccio di Pavlovic non punibile per posizione del corpo e tiro ravvicinato, è stato pienamente assolto. Rocchi e i suoi collaboratori ritengono invece inopportuno il richiamo del VAR, che ha segnalato una trattenuta di Marusic inesistente: il laterale biancoceleste era a sua volta trattenuto dal difensore rossonero in una normale azione di gioco non sanzionabile.

Dall’analisi emerge quindi che Collu non ha commesso errori e non subirà alcuna sanzione, mentre Di Paolo sarà fermato per un turno, prima di poter tornare a dirigere in Serie B. L’episodio conferma come l’interazione tra arbitro in campo e VAR possa incidere in modo decisivo sulle scelte finali, anche quando la direzione iniziale della gara è stata corretta fino a quel momento.

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L’episodio ha riacceso il dibattito sull’uso del VAR e sul peso delle segnalazioni a distanza: secondo Rocchi, la tecnologia resta uno strumento fondamentale per evitare errori evidenti, ma la responsabilità finale spetta sempre all’arbitro in campo. La vicenda di Milan-Lazio resterà probabilmente un caso di riferimento nel confronto tra decisioni sul campo e interventi VAR, sottolineando l’importanza di una comunicazione chiara e tempestiva tra arbitro e addetti alla tecnologia.

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