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Raphinha esulta dopo il gol nel Clasico indicando il polso bendato: è un gesto di gelida vendetta

Il calciatore brasiliano ha festeggiato la rete del 3-2 co una celebrazione che non poteva passare inosservata: è stata la risposta a una serie di sospetti e speculazioni sui bendaggi ai polsi dei blaugrana.
A cura di Maurizio De Santis
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L'esultanza di Raphinha dopo aver segnato il terzo gol nel Clasico vinto con il Real Madrid non ha meravigliato i tifosi del Barcellona. Per chi ha seguito le vicende delle ultime settimane è stato facile capire perché il brasiliano s'è voltato verso le telecamere e s'è abbandonato a un gesto plateale: voleva che tutti vedessero la mano destra, in particolare il bendaggio che la copriva quasi fino all'altezza del polso. E perché fosse chiaro il senso della sua celebrazione ha perfino indicato l'arto come a dire: guarda qui, sì proprio qui.

Un gesto arrivato dopo la rete del 3-2 che ha ribaltato nel giro di un quarto d'ora l'inerzia dell'incontro e spianato la strada verso il successo che equivale a mettere in tasca anche il titolo della Liga. Un gesto che rientra nel corredo accessorio di una rivalità e di un'euforia che compensa solo in parte il boccone amaro ingoiato con l'eliminazione dalla Champions a San Siro contro l'Inter.

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La celebrazione di Raphinha chiude un cerchio, soffia via quel polverone di polemiche, sospetti e accuse social che era stato sollevato nelle ultime settimane sul motivo di quelle "strane" fasciature indossate dai calciatori blaugrana pur non essendo infortunati né reduci da traumi oppure in via di guarigione. Le speculazioni non sono mancate, il resto lo ha fatto il tam tam dei tifosi, in particolare di quelli avversari che hanno fatto da grancassa alle controverse dichiarazioni del dottor Niko Mihic, ex medico del Real Madrid, il quale aveva ipotizzato che l'utilizzo di quelle bende da parte di alcuni giocatori del Barcellona servisse a nascondere "un accesso venoso più facile". Non ha mai pronunciato la parola doping né alluso chiaramente a una forma del genere ma ribadì la convinzione che quel dettaglio non fosse certo una "questione di moda".

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Qual è stata la reazione dei giocatori catalani? Detto del messaggio molto chiaro di Raphinha, in precedenza erano stati altri due compagni di squadra a pronunciarsi in maniera più o meno diretta. Pau Víctor aveva già risposto a quell'allusione pubblicando sui social media diverse emoji sorridenti, replicando con ironia. Lamine Yamal, invece, scelse un altro modo per comunicare biasimo e dissenso: condivise una serie di fotografie in cui le sue mani erano bene in evidenza così da mostrare che non ci fossero cicatrici né lesioni o qualsiasi altro segno che potesse far pensare all'utilizzo di una flebo inserita in vena.

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