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“Quei fascisti ci vogliono umiliare”: la Lazio porta Amazon in tribunale per la serie su Maradona

La Lazio non ha gradito una ricostruzione andata in scena nella popolare serie televisiva “Maradona: sogno benedetto” in onda su Amazon Prime e dedicata alla vita del Pibe de Oro. In una nota ufficiale, il club del presidente Lotito si è dimostrata pronta a far valere i propri diritti in tutte le sedi opportune.
A cura di Marco Beltrami
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La Lazio protesta e lo fa attraverso una nota ufficiale, in cui si dimostra pronta a far valere i propri diritti. Ma qual è l'oggetto delle recriminazioni della società del presidente Lotito? Un episodio arbitrale, o un provvedimento del giudice sportivo? No, tutto nasce da una serie televisiva molto popolare. Si tratta della produzione dal titolo "Maradona: Sogno benedetto" disponibile da fine ottobre su Amazon Prime, che racconta le gesta dell'indimenticata leggenda argentina.

Non è piaciuta alla Lazio in particolare la ricostruzione di un episodio relativo proprio ad un confronto del passato tra la società capitolina e il Napoli di Diego Armando Maradona. Nello specifico l'attore che recita la parte del Pibe de Oro, in un discorso ai compagni, cerca di spronarli in maniera perentoria con queste parole: "Quei fascisti ci vogliono umiliare”. Ecco allora che alla vigilia del match contro la Salernitana, il club del presidente Lotito ha deciso di chiedere la rimozione di quella scena, attraverso un comunicato in cui si spiegano le proprie ragioni: "Lasciamo giudicare al pubblico la qualità della serie “Maradona” di Amazon Prime. Di certo però possiamo definire ridicoli quei pochi secondi che abbiamo visto, nei quali in modo del tutto arbitrario  ed inverosimile si attribuiscono al campione argentino parole che mai avrebbe pronunciato: “Quei fascisti ci vogliono umiliare”. La Lazio dell’epoca non era certo nelle condizioni ideali per fermare una squadra che lottava per lo Scudetto. Figuriamoci per umiliarla. E poi il richiamo al fascismo, tanto più odioso perché evocato con un chiaro intento diffamatorio".

Per la Lazio, lo stesso Diego Armando Maradona non avrebbe gradito una ricostruzione del genere, avendo dimostrato durante la sua carriera il suo feeling con la società capitolina e con i suoi giocatori e tifosi: "Si è riusciti insomma nello straordinario risultato di insultare una tifoseria ed una società, discostandosi dalla realtà ed anche dal pensiero dello stesso Maradona, che ha dimostrato in tante occasioni di essere amico della Lazio: è stato ospite a Formello, ha cantato il nostro inno, ha scambiato le maglie con i nostri giocatori. Faremo valere presso Amazon Prime e presso gli autori, il regista e gli sceneggiatori i nostri diritti, chiedendo per quanto ci riguarda che venga tagliata una scena tanto inverosimile quanto penosa, che manca di rispetto ai laziali e alla memoria di un grande Campione".

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