Quando l’Italia Under 21 giocò con la maglia rossa del Nissa contro la Croazia: una partita storica

Il 16 novembre 1994 è una data che i tifosi e gli appassionati di calcio di Caltanissetta ricordano con un sorriso: in quella giornata autunnale, la Nazionale italiana Under 21 giocò una partita di qualificazione agli Europei in una veste insolita, ovvero indossando la maglia rossa del sodalizio cittadino. Un evento che rimane una curiosità nel panorama calcistico nazionale.
La sfida era valida per le qualificazioni al campionato europeo Under-21 dell’edizione 1996. La partita si tenne allo stadio ‘Marco Tomaselli' di Caltanissetta davanti a un pubblico stimato in circa 7.000 spettatori. In campo da una parte gli Azzurrini guidati da Cesare Maldini, dall’altra la Croazia U21 con alcuni giovani che si sarebbero fatti notare successivamente.
La formazione ufficiale dell’Italia comprendeva giocatori come Domenico Doardo in porta, Fabio Cannavaro, Giulio Falcone, Salvatore Fresi, Fabio Galante e Vittorio Tosto in difesa; nel centrocampo Alessio Tacchinardi, Massimo Brambilla e Fabio Pecchia; in attacco Alessandro Del Piero e Davide Dionigi.

I marcatori della partita furono: 1-0 per l’Italia con Del Piero su rigore, poi 1-1 pareggio della Croazia con Vugrinec, infine 2-1 per gli Azzurri grazie a Dionigi. La partita, pur essendo una qualificazione, non divenne famosa solo per il risultato ma soprattutto per gli episodi che la precedettero e la accompagnarono.
Perché l’Italia U21 giocò con la maglia rossa del Nissa: cosa è successo
Probabilmente l’aspetto più curioso dell’intero evento fu la questione delle divise. Secondo le cronache dell’epoca, la situazione fu questa: sia l’Italia che Croazia si presentarono all’impianto con la maglia bianca come prima divisa e quando risultò che le due squadre avevano la stessa maglia e non si profilava un’alternativa rapida, l’arbitro minacciò di rinviare o invalidare la partita.
La soluzione fu trovata grazie alla vicinanza della locale società di calcio, la Nissa FC: la squadra mise a disposizione la propria casacca di riserva, di colore rosso, che la Nazionale italiana Under 21 indossò per l’occasione. La maglia ufficiale del Nissa aveva lo stemma giallorosso, ma affinché fosse utilizzabile lo staff azzurro cancellò lo stemma (alcune cronache parlano di “pennarello” o modifica veloce) per evitare problemi di visibilità societaria. In questo modo gli Azzurrini scesero in campo vestiti di rosso (maglia rossa, pantaloncini blu), una combinazione che li rese immediatamente riconoscibili e che tutt’oggi resta un aneddoto cult per lo stadio nisseno.

Il caos per la bandiera e l'inno della Croazia prima dell'inizio
La cerimonia pre-gara fu anch’essa segnata da un piccolo “disguido”: durante l’alzabandiera e l’esecuzione degli inni nazionali, la Croazia si trovò priva della propria bandiera issata nei pennoni dello stadio e alcuni problemi nell’individuazione dell’inno corretto da suonare generarono tensioni. Il corpo musicale dell’Esercito e quello dei Carabinieri ebbero un lieve disaccordo su chi dovesse suonare l’inno di casa, e la Croazia protestò per il mancato posizionamento della bandiera ai pennoni e per l’errore nell’inno conseguito. Alla fine, con circa mezz’ora di ritardo sulla tabella originale, l’arbitro e l’organizzazione riuscirono a far partire la partita evitando ulteriori conseguenze diplomatiche.
Lo svolgimento della partita e il ricordo locale
Una volta cominciata la gara, l’Italia Under 21 mostrò di non voler farsi distrarre dai fuori-campo. Dopo il rigore trasformato da Del Piero, la Croazia pareggiò con un bel calcio di punizione di Vugrinec ma poco dopo l’Italia tornò avanti grazie a Dionigi. Il confronto fu equilibrato, ma la squadra italiana gestì meglio i momenti decisivi. Nomi come Cannavaro, Galante, Fresi e Del Piero avrebbero avuto un futuro importante. La Croazia, ancora giovane nazione calcistica, mise in campo elementi che poi avrebbero fatto strada.
Per la città di Caltanissetta quell’evento rappresentò qualcosa più di una semplice partita: ospitare la Nazionale Under 21, vederla correre in ‘rosso Nissa', accompagnata da un’atmosfera viva e genuina, diede lustro allo stadio e alla locale scena sportiva. Lo stadio Tomaselli, inaugurato pochi anni prima con grandi speranze, vide così una stagione memorabile.
Ancora oggi l’evento viene citato come curiosità nella storia delle maglie azzurre e non solo: l’episodio evidenzia come, nel calcio soprattutto giovanile, logistica, rapidità decisionale e collaborazione locale possano fare la differenza.
Dati tecnici e tabellino
- Data: 16 novembre 1994
- Sede: Stadio “Marco Tomaselli”, Caltanissetta
- Arbitro: Juan Ansuátegui Roca
- Marcatori: 1-0 Del Piero (rigore), 1-1 Vugrinec, 2-1 Dionigi
- Formazione Italia: Doardo, Cannavaro (C), Tosto, Tacchinardi, Galante, Fresi, Falcone, Pecchia, Dionigi, Brambilla, Del Piero.
- Formazione Croazia: Butina, Bogdan, Sudec, D. Šimić, Osibov, Kovačević, Rukavina, Rapaić, Vugrinec, Jovicevic, Mornar (C).