Pioli ora è a fortissimo rischio esonero, il Lecce inguaia la Fiorentina tristemente penultima

La Fiorentina perde 1-0 contro il Lecce e ora Stefano Pioli ora è a fortissimo rischio esonero. Decide un gol di Berisha a favore della squadra salentina, che torna a vincere a distanza di quasi un mese e rialza la testa dopo due sconfitte di fila.
Dopo la separazione da Daniele Pradè, quella contro il Lecce era la partita da ‘vita o morte' e ora il tecnico emiliano sembra spalle al muro perché il bilancio della Viola è da brividi: 0 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte.

La Fiorentina crolla col Lecce, Pioli fischiato: panchina a rischio
Stefano Pioli lascia il campo in silenzio, il volto basso, mentre il Franchi esplode in una bordata di fischi. Nessuno viene risparmiato: né l’allenatore, ormai con il futuro appeso a un filo, né i giocatori, né la società. La sconfitta per 1-0 contro un Lecce disciplinato e concreto certifica la crisi più profonda della Fiorentina, penultima in classifica dopo un mercato estivo ambizioso ma disastroso nei risultati. Dopo le dimissioni del direttore sportivo Pradè, anche per Pioli sembra arrivata la resa dei conti: la curva chiede apertamente le sue dimissioni.
A decidere l’incontro è la rete di Medon Berisha al 23’, nata da un pallone rubato a Ndour e da un preciso cross di Tete Morente. Il Lecce gioca con ordine e carattere, mentre la Fiorentina, lenta e confusa, non riesce mai a rendersi pericolosa. Nemmeno i cambi di Pioli nella ripresa — con Gudmundsson, Mandragora e Sohm — riescono a dare la scossa. L’unico sussulto arriva nel finale, quando un rigore concesso ai viola viene annullato dal VAR. La gara si chiude tra i cori di contestazione e la consapevolezza che la stagione, per la Viola, è ormai sull’orlo del baratro.

Fiorentina, i possibili sostituti di Pioli
Il futuro di Stefano Pioli è sempre più in bilico e l’esonero appare inevitabile. La dirigenza viola ha già avviato i contatti per il possibile successore e i candidati principali sono due: Paolo Vanoli e Daniele De Rossi. L’ex tecnico del Torino, con un passato da giocatore a Firenze, piace per il suo profilo concreto e la capacità di lavorare in contesti difficili. De Rossi, invece, resta una suggestione gradita ai tifosi ma meno condivisa all’interno della società, complice anche il momento di incertezza dirigenziale.
Esonerare Pioli, dopo l'addio con Prade, lascerebbe un vuoto enorme nell'area tecnica. Un momento davvero complicato per la Viola, che non ha precedenti.