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Mondiale per club 2025

Pio Esposito dopo il primo gol all’Inter: “Urlavo, poi ho visto Lautaro e ho detto: allora è vero”

Pio Esposito si prende l’Inter nella vittoria contro il River Plate al Mondiale per Club ma Chivu predica calma: “Cerchiamo di non fare qualche errore fatto in passato con altri”
A cura di Ada Cotugno
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È stata la notte di Francesco Pio Esposito, al debutto assoluto da titolare con la maglia dell'Inter coronato da un gol strepitoso contro il River Plate. Una rete da centravanti di grande stoffa, nonostante abbia soltanto 19 anni e un futuro tutto da scrivere: l'attaccante si è giocato benissimo le carte alla sua prima grande occasione al Mondiale per Club, una vetrina importantissima per convincere Cristian Chivu e conquistare la sua fiducia per la prossima stagione. Il premio come migliore in campo è meritatissimo e potrebbe cambiare le carte in tavola per il mercato nerazzurro, anche se è troppo presto per fare conti e tirare le somme.

Il giovane calciatore si gode la sua notte magica, quella che aspettava da quando aveva 8 anni ed era appena entrato nelle giovanili del club. Alle spalle ha già esperienza, con i due anni trascorsi allo Spezia e il titolo di capocannoniere della Serie B che si è messo in tasca nell'ultima stagione, con la promozione in Serie A solamente sfiorata. Ma l'Inter è un'altra cosa e anche nelle partite internazionali ha fatto vedere il suo spessore: i tifosi sono rimasti incantati da lui che però a DAZN ha rivelato di non aver ancora realizzato quello che è successo.

La notte da sogno di Pio Esposito

È il più piccolo dei tre fratelli Esposito ma da sempre i fratelli maggiori hanno visto qualcosa di speciale in lui. La prima da titolare con i nerazzurri ha fatto capire che ci sono le basi per poter lavorare, partendo proprio dal gol segnato al River Plate nel secondo tempo di una partita tosta. Ma Pio Esposito ha fatto fatica a credere che tutto ciò fosse vero: "Quando ho visto la palla entrare mi sembrava un sogno, non ci stavo credendo, urlavo e mi guardavo intorno per capire. Ho visto Lautaro che esultava e mi son detto: ‘Allora è vero'. È il frutto del lavoro svolto in tutti questi anni, dei due anni a Spezia a lavorare. Sono contento che sia questo il risultato. Ho esaudito il secondo sogno, dopo aver esordito con questa maglia ho fatto anche il primo gol dopo pochi giorni, sono emozionatissimo".

Comprensibile, per un ragazzo di appena 19 anni che assapora per la prima volta altezze vertiginose e si ritrova a essere protagonista in un torneo dove ci sono le squadre migliori al mondo. Ci sarà tempo per crescere e anche Chivu vuole proteggerlo dalla pressione: "Calma, cerchiamo di non fare qualche errore fatto in passato con altri. Lui ha grande intelligenza, ha scelto di sperimentare a 18 anni, ha fatto 2 grandi stagioni con lo Spezia, è cresciuto e maturato molto. Ha margini importanti, lui è pronto a mantenere i piedi per terra e continuare a lavorare".

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