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Perché Vlahovic non segna più, l’attaccante intrappolato nei suoi fantasmi: ora è un caso

Dusan Vlahovic è diventato un caso per la Juventus: l’attaccante serbo non segna da cinque partite ed è coinvolto sempre meno nella manovra: la sua involuzione rispetto all’anno scorso è sotto gli occhi di tutti.
A cura di Vito Lamorte
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Dusan Vlahovic non sta attraversando un momento facile e la mancanza di gol non aiuta a migliorare la situazione. Anche contro il Friburgo le cose non sono andate bene ed è stato sostituito dopo 67 minuti per far posto a Chiesa. L'attaccante della Juventus ha creato due occasioni, ma continua ad essere troppo poco pericoloso e ora il gol manca da cinque partite consecutive.

La sua ultima rete risale infatti allo scorso 16 febbraio, nel pareggio interno per 1-1 contro il Nantes: da quel momento il numero 9 non è riuscito più a trovare la via della rete ed è sempre meno coinvolto anche nelle azioni pericolose dei bianconeri.

Lo Stadium ha voluto testimoniare la sua vicinanza all’attaccante serbo con gli applausi al momento del cambio ma Dusan sembra intrappolato nei suoi fantasmi e non riesce mostrare la sua versione migliore.

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L’attaccante serbo non sembra essere più capace di spaccare le difese come qualche tempo fa e appare sempre troppo fuori dal gioco della Juventus: del numero 9 che metteva sempre la palla nel sacco non c’è più traccia e a dimostrare questa difficoltà ci sono i numeri, con i 10 gol realizzati in questa stagione a fronte dei 29 della scorsa.

Un paragone che mette a nudo una involuzione difficile da spiegare e che non può essere solo dovuta ai problemi di pubalgia che lo perseguitano: la media gol quest’anno è di una rete ogni 194 minuti circa, lo scorso anno era di un gol ogni 106 minuti.

La differenza tra il giocatore ammirato nel 2021/2022 e quello 2022/2023 è evidente e la sua involuzione preoccupa soprattuto perché il ragazzo ‘muore' dalla voglia di ritrovarsi e di tornare al gol, la vera medicina per gli attaccanti come lui.

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Anche Massimiliano Allegri ha consolato l’ex centravanti della Fiorentina con un abbraccio al momento del cambio col Friburgo e nel post-partita lo ha protetto con parole importanti: "Vlahovic sono contento perché sta bene fisicamente e magari domenica farà gol".

Le partite del classe 2000 in questo momento sono un lento vagare alla ricerca di un pallone che non arriva mai e quando arriva è difficile da giocare: in quei momenti inizia la lotta con i suoi fantasmi e le difficoltà aumentano a dismisura, anche per colpa sua.

Dusan Vlahovic deve liberarsi di questo peso e pensare a giocare come sa, perché il calciatore che abbiamo ammirato la scorsa stagione era ben altra cosa rispetto a questo di oggi.

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