video suggerito
video suggerito

Perché un giornalista è stato rimosso dalla votazione del Pallone d’Oro: ha perso credibilità

Fino a due anni fa Enrique Wolff esprimeva i voti per l’Argentina per l’assegnazione del Pallone d’Oro, ma dal 2024 è stato rimosso da ‘France Football’: “Abbiamo cambiato giornalista e non vota più”.
A cura di Paolo Fiorenza
0 CONDIVISIONI
Immagine

Enrique Wolff è stato un ex difensore di River Plate e Real Madrid negli anni '70, nonché nazionale argentino per 27 volte, poi dopo il ritiro è diventato giornalista sportivo, attività che svolge tuttora a 76 anni. Wolff fino a due anni fa esprimeva i voti per l'Argentina per l'assegnazione del Pallone d'Oro, ma dal 2024 è stato rimosso dall'incombenza e sostituito con qualcun altro, perché "ha perso obiettività" dopo la sua ultima votazione per il trofeo dell'anno prima, vinto da Leo Messi.

Come funziona la votazione del Pallone d'Oro

La giuria del Pallone d'Oro è composta da 100 giornalisti specializzati, uno per ciascuno dei primi 100 Paesi nel ranking FIFA. I votanti sono selezionati da ‘France Football', la rivista che organizza annualmente il premio, in base alla loro esperienza nel calcio internazionale. Ogni giurato deve indicare 10 giocatori in ordine decrescente di merito, prendendoli dall'elenco dei 30 candidati comunicato qualche settimana prima dal magazine francese. Ai calciatori selezionati vengono assegnati rispettivamente 15, 12, 10, 8, 7, 5, 4, 3, 2 e 1 punto: il trofeo viene assegnato al giocatore con il punteggio complessivo più alto.

Enrique Wolff con Leo Messi lo scorso aprile
Enrique Wolff con Leo Messi lo scorso aprile

Perché il votante argentino Enrique Wolff è stato rimosso: "Abbiamo cambiato giornalista e non vota più"

Ma cosa ha fatto Wolff nel 2023 per meritarsi addirittura di essere fatto fuori con disonore dalla votazione del Pallone d'Oro? Il giornalista argentino ha indicato quattro dei suoi connazionali (Leo Messi, Lautaro Martinez, Julian Alvarez ed Emiliano Martinez) tra i primi cinque. ‘France Football' non l'ha presa bene, come ha spiegato lo scorso anno il suo caporedattore Vincent Garcia: "Non sono un dittatore. Votano con il cuore. Alcuni preferiscono attaccanti o centrocampisti, questa o quella squadra. L'importante è essere credibili. Non tutti superano nemmeno questo test".

"L'anno scorso il votante per l'Argentina è stato rimosso dopo aver selezionato quattro giocatori argentini tra i suoi primi cinque posti. C'erano quattro giocatori argentini disponibili nella rosa dei candidati e li ha scelti tutti. La mia opinione è che abbia perso l'obiettività. Abbiamo cambiato giornalista e non vota più", ha concluso Garcia.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views