Perché Atletico Madrid-Inter oggi si gioca in Libia: non è una amichevole come tutte le altre

Durante la sosta per le Nazionali i club con i giocatori rimasti a disposizione di solito continuano la tradizionale preparazione in vista delle ripartenze dei campionati. Sedute di allenamento, recupero degli infortunati e partite amichevoli tra le mura domestiche. Non per l'Inter di Chivu che è volata in Libia dove affronterà oggi alle 18:00 italiane un test-match contro l'Atletico Madrid, sul campo neutro del Benghazi International Stadium, nella città di Bengasi. In quella che non è una semplice amichevole ma rappresenta un nuovo punto di svolta del calcio internazionale, con in palio la "Coppa della Ricostruzione", organizzata con il patrocinio del Libya Development and Reconstruction Fund (FDRL) e voluta fortemente da Belgassem Haftar, uno dei figli del generalissimo Khalifa Haftar, nonché direttore del Fondo per lo sviluppo e la ricostruzione del Paese.
Inter e Atletico "rappresentanti" dell'Europa in Nord Africa: in palio la "Coppa della Ricostruzione"
Al di là dell'aspetto tecnico, la partita tra Atletico Madrid e Inter è stata organizzata anche per altri scopi che evadono prettamente motivi squisitamente calcistici. A sorprendere, infatti, è stata la scelta della location dell'amichevole, con la trasferta libica che per molti tifosi sarebbe potuta venire evitata. Invece, tutto è stato organizzato e stipulato con un preciso scopo di rilanciare lo sviluppo calcistico nel Paese africano, creando una sfida che metterà in palio anche un Trofeo, la "Coppa della Ricostruzione" che avrà anche un fine diplomatico. Nel rinnovato Benghazi International Stadium che ospiterà oltre 4o mila tifosi, si disputerà più di un semplice test, con sullo sfondo nuovi accordi politici, economici e finanziari tra Nord Africa ed Europa, con l'evento voluto dal Fondo governativo libico sfruttando il calcio, che farà nuovamente da "veicolo speciale" per aprire nuovi orizzonti.
Per Chivu un test-match per verificare Diouf e Luis Henrique, fin qui deludenti
La trasferta libica dell'Inter metterà a disposizione per Cristian Chivu un'ulteriore possibilità per testare chi ha avuto pochissimo minutaggio in questa prima parte di stagione, scendendo in campo poco o nulla tra campionato e Champions League. Si tratta soprattutto di verificare lo stato di condizione dei nuovi arrivati, in primis Luis Henrique e Diouf, arrivati in estate per una cifra simile, sui 25 milioni di euro e ancora in alto mare nel progetto tecnico nerazzurro. Il brasiliano ha avuto più occasioni e sprazzi di partite ma non ha ancora convinto né per posizione né per qualità mentre il francese ha racimolato solo 25 minuti in 8 partite, con il primo impatto (negativo) in Inter-Torino e poi la seconda chance contro la Cremonese a risultato ormai acquisito.