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Perché l’arbitro ha fatto giocare il recupero di PSV-Napoli anche se la partita era sepolta sul 6-2

PSV-Napoli ero ormai pronta a chiudersi sul punteggio di 6-2 quando l’arbitro ha assegnato 4 minuti di recupero prima del triplice fischio. Il significato della decisione del direttore di gara nonostante un risultato più che consolidato.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Al Philipp Stadion di Eindhoven il risultato della sfida di Champions tra i padroni di casa del PSV e il Napoli era ormai consolidato col larghissimo punteggio di 6-2 per gli olandesi. Nonostante questo però, l'arbitro ha assegnato un recupero di 4 minuti ulteriori oltre il novantesimo. Spesso, soprattutto in campionato, quando le partite sono ormai decise da un largo risultato, il direttore di gara spesso decide anche di fare il triplice fischio al novantesimo esatto.

Un qualcosa che però in Champions, specie dall'inizio della passata edizione, non può più accadere. Ma perché. Rispetto all'ultima stagione caratterizzata dalla fase a gironi quando c'era la possibilità di azzardare calcoli per arrivare quantomeno secondi e qualificarsi agli ottavi, la diversità oggi consiste solo in un fattore: il valore determinante della differenza reti. La fase campionato di Champions, con un girone unico, di fatto rende il gol segnati e subiti di fondamentale importanza.

Il primo gol del Napoli segnato da McTominay.
Il primo gol del Napoli segnato da McTominay.

Chiudere la prima fase di Champions tra le prime otto di fatto significa qualificarsi direttamente agli ottavi. In alternativa, dalla nona alla 24ª posizione si accede ai playoff evitando l'eliminazione completa che avviene solo con un piazzamento tra il 25° e il 36° gradino della graduatoria. La differenza reti, dunque, in assenza del vecchio criterio sugli scontri diretti, è il primo fattore preso in considerazione per determinare la classifica esatta nel caso in cui due o più squadre dovessero terminare la prima fase con lo stesso numero di punti.

Un momento della partita tra PSV e Napoli.
Un momento della partita tra PSV e Napoli.

E in tal senso si definisce anche la classifica avulsa. In base a una serie di parametri stabiliti dalla Uefa, su tutti c'è la "migliore differenza reti" ad essere presa per prima in esame nel caso in cui due o più squadre arrivassero alla fine della fase campionato di Champions a pari punti. Solo successivamente, e in caso di ulteriore parità, si passerà poi a considerare altri fattori come il maggior numero di gol, il maggior numero di gol in trasferta, il maggior numero di vittorie e altro. Questo il motivo per cui anche un minuto di recupero può fare la differenza in futuro e portare una squadra a segnare un gol che al termine della fase campionato potrebbe anche risultare decisivo ai fini della qualificazione.

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