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Perché il tocco di braccio di Acerbi non era rigore per il Barcellona: cosa ha visto l’arbitro

I catalani chiedevano un penalty, sostenendo che l’arto del difensore fosse alto e non in posizione congrua. Altro caso da moviola: giusta la decisione del direttore di gara su penalty per i nerazzurri dopo on-field-review.
A cura di Maurizio De Santis
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Due gli episodi uno per parte, che meritano il check e poi la on-field-review. Capitano entrambe nel primo tempo: il primo fa riferimento a una contestazione dei catalani per un presunto tocco di Acerbi col braccio, il secondo spiega erché era giusto concedere la massima punizione per l'entrata di Cubarsi su Lautaro.

Le proteste del Barcellona nell'azione a pochi passi da Sommer

Il Barcellona ha protestato con l'arbitro Marciniak per un tocco di braccio di Acerbi dell'Inter. È il caso da moviola che capita al 25° del primo tempo, con la squadra di Simone Inzaghi in vantaggio per 1-0. I catalani chiedevano un calcio di rigore, sostenendo che l'arto del difensore fosse alto e non in posizione congrua: hanno ritenuto quel gesto quasi una "parata" a pochi metri dalla porta di Sommer. Il direttore di gara, però, non ha avuto alcun dubbio al riguardo su quella situazione molto rischiosa nell'area nerazzurra.

Perché Marciniak ha fischiato rigore sul tocco di braccio di Acerbi

Cosa è successo? Pedri vince un contrasto, semina il panico sulla destra, e va alla conclusione privando a innescare Dani Olmo ma sulla traiettoria c'è il centrale avversario che spezza la traiettoria. Per il fischietto polacco e i collaboratori al Var non ci sono gli estremi per assegnare la massima punizione: si tratta di "palla inattesa" e non c'è alcuna volontarietà da parte di Acerbi, il cui movimento viene ritenuto naturale rispetto alla posizione del corpo e alla dinamica dell'azione. San Siro vive qualche attimo di ansia per il rapido check poi arriva la comunicazione dell'arbitro che fa segno di continuare: non è stata commessa alcuna irregolarità.

Rigore col Var: l'arbitro vede al monitor il fallo di Cubarsi su Lautaro

Alla fine del primo tempo arriva il raddoppio dell'Inter su calcio di rigore. La massima punizione viene concessa dal direttore di gara solo dopo un check del Var e il suggerimento a valutare di persona, attraverso la on-field-review, quella situazione di gioco abbastanza controversa.

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Perché? I dubbi sono tutti legati alla scivolata del difensore del Barcellona che, nel tentativo di anticipare Lautaro Martinez, sbaglia il tempo dell'intervento. Nonostante le prime immagini dei replay lascino intendere che abbia toccato prima la palla, ce ne sono altre prese da un'altra telecamera che svelano cosa è successo veramente. Si arriva alla deduzione solo dopo un controllo lungo e scrupoloso in cabina di regia e quando Marciniak mima il segno della review San Siro esplode. Cosa ha visto il direttore di gara, assegnando il penalty? Il difensore spagnolo non tocca il pallone ma colpisce la caviglia del capitano nerazzurro che è stato bravo a difendere palla e posizione, frapponendosi in maniera astuta tra l'avversario e la sfera.

Non c'è rigore su Yamal, il fallo è fuori area

Nella ripresa il Barcellona ha chiesto un calcio di rigore per intervento di Mkhitaryan su Lamine Yamal. Il direttore di gara lo ha inizialmente accordato poi, dopo un controllo del Var, ha cambiato la decisione: il fallo c'era ma è stato commesso quasi al limite dell'area, è solo punizione.

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