Perché a Monaco ai tifosi dell’Inter è vietato esporre colori nerazzurri: sanzioni durissime

Il comunicato del Monaco in occasione dell'amichevole di questa sera contro l'Inter ha suscitato polemiche aspre per il divieto imposto dal club del Principato e rivolto ai tifosi ospiti. Senza sciarpe, né maglie, qualsiasi altro vessillo o segni distintivi che richiamino i colori nerazzurri: oltre a seguire una serie di rigide prescrizioni, solo i sostenitori del club italiano così potranno accedere allo Stadio Louis II per assistere alla partita. Chi trasgredirà quest'obbligo e, oltretutto, verrà trovato in settori diversi rispetto a quello previsto per gli ospiti, non solo sarà punito con l'espulsione dall'impianto ma addirittura passibile di provvedimenti legali da parte della società francese.
Il comunicato della discordia pubblicato dall'As Monaco
Il monito dell'As Monaco è chiaro e non saranno ammesse deroghe, tanto che la stessa Inter ha condiviso la nota ufficiale attraverso i propri canali così da suggerire più miti consigli ai sostenitori presenti questa sera nell'impianto monegasco. Cosa c'è scritto nel comunicato? Di seguito il testo che ha suscitato clamore:
L’AS Monaco è lieto di accogliervi allo Stadio Louis II in occasione di questa partita amichevole. Desideriamo informarvi che, se siete tifosi dell’ Inter, vi consigliamo di acquistare i vostri biglietti esclusivamente tramite il canale di vendita ‘spettatore neutro'. Il club ricorda che qualsiasi segno distintivo diverso da quelli dell’AS Monaco è severamente vietato e potrà comportare il rifiuto dell’accesso allo stadio. Inoltre, la presenza di tifosi interisti al di fuori delle aree riservate agli ‘spettatori neutrali' è vietata. Qualsiasi violazione di questa regola potrà comportare il rifiuto d'ingresso, l'espulsione definitiva dallo stadio e potenziali procedimenti legali. Vi ringraziamo per la vostra comprensione e collaborazione.
Perché è stato imposto il divieto riservato ai tifosi dell'Inter
Trattandosi di una partita amichevole, e quindi scevra di particolari interessi agonistici, la prima domanda che sorge spontanea è: perché tanta severità e "raccomandazioni" precauzionali così serrate? Oltre alle normali motivazioni di ordine pubblico, le ragioni che potrebbero aver indotto il Monaco a indicare disposizioni così restrittive potrebbero essere legate anche a un altro fattore relativo alla sicurezza all'interno dello stadio: il gemellaggio storico che unisce i supporter dell'Inter a quelli del Nizza, rivali del Principato per il cosiddetto "derby della Costa Azzurra" (considerata la vicinanza geografica delle due località).
E che l'unione tra fans nerazzurri e rossoneri transalpini sia salda lo dimostra anche la coreografia che proprio i fans nizzardi esposero nell'ottobre scorso per testimoniare vicinanza ai "fratelli" interisti in un momento difficile. C'è ancora un'ipotesi che risale a quanto accadde l'anno scorso nell'ultima giornata della fase a campionato: l'Inter vinse 3-0 col Monaco ma ci furono tensioni tra tifosi.
Più in generale, va anche specificato che il Monaco non è nuovo a deliberazioni di questo tipo, che ha adottato in concomitanza di partite particolarmente sentite e reputate a rischio. Per ragioni di sicurezza ha fatto già ricorso in passato a restrizioni che impediscono l'accesso allo stadio con qualsiasi indumento che richiami i colori della squadra avversaria. Ecco perché ha "invitato" i tifosi ospiti a presentarsi con abbigliamento "neutro". Un'opzione opinabile ma considerata di rigore eccessivo rispetto alla natura della partita di precampionato.