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Pelé a Che tempo che fa: “Maradona mi diceva di essere il migliore, ma io ci scherzavo su”

Pelé, è intervenuto nelle vesti di ospite di Fabio Fazio, in occasione della trasmissione Che tempo che fa. La leggenda del calcio brasiliano, in buona forma dopo i problemi di salute dei mesi scorsi ha affrontato diversi argomenti, tra cui anche quello alla “rivalità” con Diego Armando Maradona.
A cura di Marco Beltrami
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Edson Arantes do Nascimento, meglio conosciuto come Pelé, è intervenuto nelle vesti di ospite di Fabio Fazio, in occasione della trasmissione Che tempo che fa. La leggenda del calcio, è apparso in buona forma dopo i problemi di salute che avevano tenuto in apprensione tutto il mondo del pallone. Un'occasione unica per il classe 1940 per rivivere i momenti più belli della sua carriera. Dai Mondiali, al rapporto con Maradona, dal feeling con la maglia numero 10, fino all'attualità e alla necessità di vaccinarsi.

Direttamente dal Brasile, Pelé è intervenuto nella popolare trasmissione TV per rispondere alle domande di Fabio Fazio. Tornando indietro nel tempo, impossibile non sottolineare il legame indissolubile tra O Rei e la Seleçao: "I momenti più belli con il Brasile? Difficile rispondere. Il primo Mondiale, quello del 58, nessuno conosceva il Brasile e da quel momento è stato conosciuto ovunque. Ero giovane e sono stato un giovane campione. Oppure se è stato il terzo, l'ultimo a cui ho partecipato. Devo ringraziare Dio perché tutti i momenti sono stati importanti". Quello che è certo è che dopo di lui la maglia numero 10 ha avuto un peso specifico diverso nel mondo del calcio: "Il numero 10 è diventato un simbolo con me? Sì, quando scherzo dico sempre che il 10 una volta, quando un alunno andava bene a scuola non gli davamo molta importanza. Ma dopo il Mondiale e Pelé è diventato molto importante".

E a proposito di numeri 10, non poteva mancare un ricordo di Diego Armando Maradona, con il quale si scherzava sul chi fosse il più forte: "A volte ci incontravamo anche se non avevamo un'amicizia intima. Scherzavamo l'uno con l'altro e lui mi diceva ‘dicono che sono migliore di te', e io rispondevo ‘tu sei anche migliore, ma io faccio gol di destro, di sinistro e di testa e tu no'. Scherzavamo sempre. Sul fatto di chi fosse il migliore, ma per Dio siamo tutti uguali".

Facendo un bilancio della sua carriera, Pelé ha voluto lanciare un messaggio ai più giovani: "Tutto quello che ho cercato di fare è stato per ringraziare gli altri. Molti erano tristi quando segnavo contro la loro squadra, quando segnava il Brasile. Ma tutti noi siamo esseri umani e dobbiamo rispettarci a vicenda". Ottimismo e fiducia nel futuro dunque da parte di Pelé che recentemente si è sottoposto alla vaccinazione anti-Covid: "Mi sono vaccinato. Grazie a Dio sto bene. Ho avuto la possibilità di passare il messaggio della vaccinazione a tutti. Non sappiamo il perché ma dobbiamo credere in Dio e sperare che tutto vada bene".

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