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Pato racconta la telefonata di Berlusconi sul bus, gli fece una richiesta: “Silvio, ma come faccio?”

Alexandre Pato racconta la chiamata inattesa ricevuta da Silvio Berlusconi mentre si trovava sul pullman prima di una partita del Milan: il presidente rossonero gli fece una richiesta tattica ineludibile, con buona pace dell’allenatore Leonardo.
A cura di Paolo Fiorenza
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A 20 anni Alexandre Pato sembrava destinato a scrivere la storia dei successivi 15 anni del Milan e del Brasile: accelerazione bruciante e capacità concludere in maniera mortifera con entrambi i piedi ne facevano l'attaccante perfetto. Poi la sua propensione agli infortuni (ben otto di tipo muscolare nell'arco di appena due anni durante la sua militanza in rossonero, tra il 2008 e il 2013) ed una testa non sempre focalizzata completamente sul calcio hanno disegnato tutt'altra carriera, portandolo prima al prematuro ritorno in patria, poi a prendersi milioni a palate in Cina, passando nel frattempo per Chelsea e Villarreal, prima della parentesi in MLS con l'Orlando City e la chiusura ancora al San Paolo lo scorso anno. Pato oggi ha 35 anni e a guardarsi indietro resta poco di quello che aveva promesso, ma in compenso ci sono aneddoti saporiti come quello raccontato su Silvio Berlusconi e la telefonata ricevuta mentre era sul bus prima di una partita. Il presidente rossonero gli fece una precisa richiesta tattica – che assomigliava a un ordine – al che il ‘Papero' rispose: "Silvio, ma come faccio?", per rispetto delle volontà dell'allora tecnico Leonardo.

Alexandre Pato esulta in maglia Milan: il brasiliano sembrava un predestinato
Alexandre Pato esulta in maglia Milan: il brasiliano sembrava un predestinato

La telefonata di Berlusconi a Pato sul pullman prima della partita: "Gioca più al centro"

Pato, attualmente commentatore televisivo in Brasile, ha svelato la vicenda intervenendo al podcast ‘Benja Me Mucho': "Stavamo andando in autobus verso lo stadio. All'improvviso ricevo una telefonata e rispondo: ‘Chi è?', ‘Ciao, Berlusconi vuole parlare con te'. Io dico: ‘Eh? All'ora della partita?'". A quel punto risuona inconfondibile voce dal capo: "Senti, ti chiedo di giocare in posizione più centrale".

"Come faccio, il mio allenatore è lì davanti a me – ha continuato Pato, riferendosi a Leonardo e poi spiegando la sua enorme difficoltà in quel momento, preso tra due fuochi – Allora gli dico: ‘Silvio, ma come faccio? Devo fare quello che mi dice l'allenatore'. Berlusconi mi dice: ‘Tranquillo, vai al centro, te lo dico io'. Io rispondo: ‘Va bene'. Allora dico a Leonardo: ‘Ehi Leo, lui (Berlusconi) mi ha chiamato e mi ha detto di giocare al centro'". Il tecnico suo connazionale – evidentemente conoscendo bene le abitudini della casa – a quel punto non si scompone: "Vai tranquillo, gioca al centro".

Silvio Berlusconi con Cristiano Ronaldo e l'ex Re di Spagna Juan Carlos nel 2009
Silvio Berlusconi con Cristiano Ronaldo e l'ex Re di Spagna Juan Carlos nel 2009

Il trionfo al Bernabeu contro il Real Madrid: doppietta di un incontenibile Pato

Qualche giorno dopo quella telefonata, il 21 ottobre 2009, il Milan giocò una partita clamorosa al Bernabeu contro il Real Madrid in Champions League, vincendo 3-2 con doppietta di un Pato meno defilato e più vicino alla porta, esattamente come voleva Berlusconi. Una pagina indelebile di storia milanista ed uno dei punti più alti della carriera di Pato. Quanto a quel ‘Silvio' molto intimo con cui il brasiliano si rivolse al presidentissimo, bisogna ricordare la frequentazione del giovane Alexandre con la figlia Barbara: una passione travolgente che riempì all'epoca le copertine dei giornali.

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