Palencia giocava nel Real Madrid, poi è sparito: “Sono arrivato a lavorare per 300 euro al mese”

La vita di Miguel Palencia è cambiata in un attimo: a 20 anni era parte del Real Madrid dei Galacticos e si allenava con giocatori del calibro di Ronaldo, Beckham, Figo, Roberto Carlos, Raul e Casillas che era il suo compagno di viaggio preferito per le trasferte. A un certo punto si è ritrovato nella terza divisione del Belgio, l'ultima tappa del viaggio prima di appendere gli scarpini al chiodo e cercare di sopravvivere guadagnando 300 euro al mese.
L'ex giocatore ha raccontato al sua storia nel podcast Los Fulanos, parlando del drammatico crollo che ha vissuto da giovanissimo e delle difficoltà che ha dovuto attraversare prima di rientrare nel mondo del calcio in un'altra veste, quella di analista sportivo per la televisione del Real Madrid.
Dal Real dei Galacticos alla terza divisione belga
La storia di Palencia è cominciata quando era giovanissimo. Giocava come terzino ne La Fabrica, le famose giovanili del Real Madrid, e ha debuttato in prima squadra quando c'erano i Galacticos al completo: lo spagnolo condivideva lo spogliatoio con le più grande icone mondiali, sedeva accanto a Casillas nell'autobus ed era anche amico di Cristiano Ronaldo, uno scenario da sogno per un ragazzo di appena 20 anni lanciato da Vanderlei Luxemburgo nel grande calcio: "Era l'epoca dei Galacticos. È stato un periodo anche complicato. C'erano tantissime stelle. Bander e Luxemburgo mi hanno fatto debuttare e stare molti mesi con la prima squadra".
Tutto cambiò quando arrivò in panchina al Castilla (la squadra B del Real Madrid) Michel Gonzalez che lo tolse immediatamente dai titolari e gli impedì di fare il definitivo salto in prima squadra come tutti si aspettavano. Nel podcast Palencia ha rivelato la frase che gli ha spezzato la carriera e che non dimenticherà mai: "Dimentica il Real Madrid. Aspira al Betis, al Siviglia, alla nazionale… ma qui non c’è più posto per te". Per lui si è aperta una voragine: "Mi ha ucciso psicologicamente. Eravamo a metà stagione. Avevo debuttato con la prima squadra del Real Madrid, ero apparso sulle copertine di Marca e un anno e mezzo dopo ero in una squadra di serie B di pallacanestro femminile per 300 euro a occuparmi della preparazione fisica".
La nuova vita di Palencia
La bocciatura era evidente e senza appello e nel giro di un anno e mezzo si ritrovò senza nulla. L'ultima spiaggia è stato il Belgio, ma neanche in terza divisione riuscì a spiccare decidendo così di ritirarsi giovanissimo. Da quel momento Palencia cominciò una carriera di fortuna, guadagnando 300 euro al mese come preparatore atletico per una squadra di basket femminile a Coslada.
Lo spagnolo ha raccontato il suo dramma: "Sono stato completamente distrutto per oltre un anno. Ho avuto un anno e mezzo davvero duro. Mi è crollato tutto addosso. Ho attraversato momenti psicologicamente difficili. È molto difficile scendere da quella nuvola senza aiuto". Ha vissuto dei momenti durissimi ed è tornato all'università per laurearsi in educazione fisica: da quel momento ha cominciato una carriera diversa, aiutando gli atleti e fondando il suo centro di allenamento ad alte prestazioni.