Open VAR toglie ogni dubbio sul contatto Bremer-Pellegrini in Juve-Roma: “Quei rigori non si danno”

Il contatto tra Bremer e Pellegrini in Juventus–Roma è uno degli episodi che ha sollevato perplessità durante l'ultimo match di campionato vinto allo Stadium dei bianconeri. Il pestone rifilato dal difensore bianconero all'avversario era da rigore? No, secondo la spiegazione che viene data a Open VAR dall'ex arbitro, Andrea De Marco, attualmente responsabile presso l'AIA dei rapporti tra la CAN e i club di Serie A e B. Non c'erano gli estremi per identificare come step-on-foot l'intervento, sia pure rischioso, del centrale brasiliano protagonista di un contratto "marginale e che non va punito con il fallo".
Perché il pestone di Bremer a Pellegrini non è fallo da rigore
Durante la trasmissione che va in onda su DAZN è stato ribadito il concetto di step-on-foot e, contestualmente, spiegato perché il contatto avvenuto nel primo tempo nell'area della Juve non può essere reputata una scorrettezza da sanzionare con la massima punizione. "È step-on-foot quando un giocatore pesta con la pianta del piede la parte superiore del piede avversario" è la regola che viene enunciata dall'ex fischietto che, nello specifico, aggiunge: "Non c'è alcun contatto netto e di una certa entità, qui è marginale e non va punito con il fallo".

La versione unanime di Marelli e Calvarese: giusto non fischiare fallo
E che il contatto Bremer-Pellegrini non fosse passibile di essere sanzionato è stata la tesi esposta in diretta tv, sempre a DAZN, da un altro ex arbitro, Luca Marelli. La dinamica dell'azione aiuta a comprendere perché. Il tocco, sul quale il difensore della Juventus ha rischiato grosso, si è verificato in seguito all'incursione di Pellegrini nell'area di rigore della ‘vecchia signora': il centrocampista cade a causa del contrasto con Bremer. Dalle immagini si nota che il centrale sudamericano colpisce l'avversario sulla parte esterna del piede sinistro: non abbastanza da giustificare la concessione di un calcio di rigore.

"Il contatto c’è ma è lieve e non è determinante nella caduta del centrocampista giallorosso", il responso dell'ex direttore di gara condiviso anche da un altro ex fischietto, Gianpaolo Calvarese. "Bene Sozza, su Pellegrini non è rigore – ha aggiunto, parlando anche di altre situazioni di gioco -. Regolare il recupero del pallone da parte di Wesley su Edon Zhegrova in occasione del 2-1: non c’è alcun intervento regolare sulla gamba dell’avversario. Giuste le ammonizioni per Matias Soulè, che entra con molta foga su Pierre Kalulu, e per Francisco Conceição per un fallo su Gianluca Mancini".