Nessuno vuole giocare nell’Al Hilal di Inzaghi: chi sono gli 8 giocatori che hanno già rifiutato

Il progetto di Simone Inzaghi era quello di trasformare l'Al Hilal in una squadra di campioni, portandosi rinforzi dall'Europa e pianificando almeno due grandi colpi per la prima finestra di calciomercato di giugno dedicata alle partecipanti al Mondiale per Club. Nulla di tutto ciò è accaduto perché all'allenatore sono stati recapitati solamente rifiuti, porte chiuse in faccia che lo hanno costretto a rivedere il suo programma e a ritardare il piano di trasferimenti.
Negli Stati Uniti il club saudita è arrivato senza nessuno dei grandi nomi di cui si parlava negli ultimi giorni. Osimhen ha declinato gentilmente l'offerta, così come i fedelissimi del tecnico Bastoni, Barella ed Acerbi: in tutto sono 8 i calciatori accostati all'Al Hilal ma che hanno preferito restare nelle squadre di appartenenza, non tentati dalle proposte di ingaggio milionarie e dalla presenza dell'italiano in panchina. I soldi non bastano più perché tanti preferiscono restare in Europa per giocare ad alti livelli, soprattutto in vista dei Mondiali del prossimo anno.

Chi sono i giocatori che hanno rifiutato la squadra di Inzaghi
Nella mente dell'allenatore c'era l'idea di regalarsi almeno due colpi importanti entro il 10 giugno, così da poterli provare al Mondiale del Club in vista poi dell'inizio della sua avventura ufficiale in Arabia Saudita. Il primo ad essere stato chiamato da Inzaghi è Osimhen che sembrava vicino all'accordo, ma poi dopo pochi giorni l'attaccante ha deciso di far saltare tutto per cercare una nuova destinazione. Lo stesso è accaduto con Bruno Fernandes che ha rifiutato 100 milioni perché vuole continuare a giocare in Europa ai massimi livelli, abbandonando il progetto di approdare nel calcio saudita.
Assieme a loro hanno detto di no anche i tre interisti Bastoni, Barella e Acerbi, chiamati da Inzaghi pochi giorni prima di lasciare definitivamente i nerazzurri, Theo Hernandez, Nuno Tavares e per ultimo anche Angelino. Otto rifiuti pesantissimi che hanno costretto l'allenatore a rivedere i suoi piani e che minano anche l'appeal del calcio in Arabia Saudita: se negli ultimi anni sono sbarcati lì tanti campioni, anche non a fine carriera, quest'anno la tendenza si è invertita e in tanti preferiscono resistere alla tentazione di ingaggi mostruosi per restare ancora ai livelli più alti.