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Nedved distrugge la Juve sotto gli occhi di Agnelli: “Bisogna spaccargli la testa”

Sfogo molto pesante di Pavel Nedved nei confronti dei giocatori della Juventus, colpevoli di presunzione e atteggiamento troppo morbido. All or Nothing svela tutto.
A cura di Marco Beltrami
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La stagione 2020-2021 della Juventus è stata anche l'unica di Andrea Pirlo da allenatore dei bianconeri. Supercoppa, Coppa Italia e qualificazione alla Champions per la Vecchia Signora, che però ha ceduto lo scettro della Serie A e si è resa protagonista di alcuni tonfi clamorosi. Tra questi uno, se non il più sorprendente, è stato quello casalingo contro il Benevento. Grazie alla docu-serie All or Nothing di Amazon, sono emersi numerosi retroscena di spogliatoio su quella sfida e in primis sull'atmosfera incandescente in casa Juventus.

Erano già trapelate nell'anteprima della serie, le immagini dello sfogo di Bonucci e Pirlo all'intervallo. Il tecnico e soprattutto il difensore avevano deciso di usare anche espressioni colorite ("Così non vinciamo un c***o. Porca tr**a, siamo tutti delle me**e se giochiamo così") per provare a scuotere una Juventus troppo "morbida" e incapace di pungere contro una formazione di caratura inferiore. Le cose però sono andate anche peggio in termini di risultato visto che nella ripresa un errore in fase difensiva di Arthur ha spianato la strada a Gaich, autore del gol vittoria. Delusione enorme per la Juventus, e silenzio surreale negli spogliatoi con volti cupi e grande amarezza.

Nella pancia dell'Allianz Stadium subito dopo il fischio finale è andato in scena un summit tra Andrea Pirlo e la dirigenza. Presenti l'ormai ex "uomo mercato" Fabio Paratici, il presidente Agnelli e il suo vice Pavel Nedved. Quest'ultimo si è confermato ancora una volta senza filtri, esternando il suo disappunto in maniera perentoria: "Perché oggi sono presuntuosi? Siamo usciti dalla Champions League. Dobbiamo andare lì e spaccare la testa. Te lo dico io". E quando Paratici gli ricorda che forse è meglio parlare alla prima persona plurale ("Siamo, perché siamo parte di questa roba qua"), Nedved non ci sta: "No, sono loro. Sono loro". Il tutto sotto gli occhi di un Agnelli molto silenzioso.

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