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Napoli in ginocchio contro il razzismo per Juan Jesus: la protesta solitaria dopo il caso Acerbi

Tutta la squadra del Napoli in ginocchio a sostegno di Juan Jesus, seguendo la campagna del Black Lives Matter, durante l’inno della Serie A prima della partita contro l’Atalanta.
A cura di Vito Lamorte
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Tutta la squadra del Napoli in ginocchio a sostegno di Juan Jesus, seguendo la campagna del Black Lives Matter, durante l'inno della Serie A prima della partita contro l'Atalanta dopo il caso Acerbi‘. Prima del fischio d'inizio dell'anticipo della 30a giornata il club campione d'Italia in carica ha ospitato sul terreno di gioco l’attore Marco D’Amore che si è espresso così: “Queste sono parole che vengono da lontano e recitano così. Troppo hanno visto i nostri occhi, troppo hanno udito le nostre orecchie, troppo hanno taciuto le nostre lacrime. Ma non è questo il tempo dell’indifferenza, della non curanza. Napoli, fai sentire la tua voce, senza vergogna e senza paura. Diciamo insieme ‘No al razzismo’".

Lo stadio Diego Armando Maradona ha urlato all’unisono il ‘No al razzismo' invocato dall’attore, diventato famoso per il ruolo di Ciro nella serie tv ‘Gomorra' e che come regista poche settimane fa è uscito nelle sale con il film ‘Caracas'.

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Il Napoli aveva annunciato che non avrebbe partecipato alla giornata contro il razzismo pianificata dalla Lega Serie A dopo la mancata squalifica di Acerbi e alle altre "iniziative di mera facciata delle istituzioni calcistiche": la società partenopea ha affermato che avrebbe portato avanti altre progetti in maniera solitaria contro le discriminazioni.

Prima della partita ha parlato anche il tecnico del Napoli, Francesco Calzona, che si è soffermato sullo stato d’animo di Juan Jesus: “Ho ritrovato Juan in condizioni ottime, è sereno. Per la professionalità che ha, ne vorrei avere 20 di Juan Jesus. Lui è pronto per giocare”. 

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Sul tema è intervenuto anche il direttore sportivo, Mauro Meluso“Il club ha fatto un comunicato che è chiaro e quindi non parteciperemo ad iniziative istituzionali. Le iniziative contro ogni forma di discriminazione le organizzeremo noi in maniera privata, è la scelta del club perché siamo rimasti delusi dalla vicenda che ha visto coinvolto Juan Jesus. Nella vita quando si sbaglia basterebbe chiedere scusa e assumersi responsabilità. Questo è un mio pensiero personale”.

Nelle scorse ore il club partenopeo aveva pubblicato un video sui suoi profili social in cui ribadiva la sua posizione in merito alla questione razzismo e al modo in cui è stata trattata nelle scorse settimane in Italian con il ‘caso Acerbi', sia dal punto di vista della giustizia sportiva che dall'opinione pubblica. Questo il messaggio a corredo del post:

Crediamo in un mondo dove l'uguaglianza e il rispetto non siano soltanto una vana illusione ma principi concreti e universalmente riconosciuti. Affinché ciò avvenga non dobbiamo rimanere in silenzio. Domani è l'occasione giusta per alzare la nostra voce e dire tutti insieme NO al razzismo.

#notoracism #voicesbreakingsilence

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