Mourinho spiazza un giornalista: “Quanto guadagni? Vuoi dirmelo o no? Voi siete ossessionati”

Il solito Mourinho. Le conferenze stampa dell'allenatore portoghese non sono mai banali, come mostrato anche dall'ultima chiacchierata con la stampa prima della super sfida del suo Benfica sul campo del Porto. Una domanda in particolare ha scatenato la piccata reazione di Mou, che non voleva che il discorso si spostasse sui suoi guadagni.
Mourinho prima di Porto-Benfica si arrabbia in conferenza stampa
Il mister è stato stuzzicato sul fatto di "non essere un allenatore economico". Proprio alla luce di questo e del suo blasone, la domanda era inerente alle possibili tempistiche per consentire al Benfica di diventare una squadra vincente con continuità. Con il suo status, a detta del giornalista, "non vincere il 95% delle partite potrebbe non bastare". Un intervento sgradito al mister portoghese che ha reagito alla sua maniera.
José vuole sapere quanto guadagna il giornalista
Mourinho ha rigirato una domanda al suo interlocutore: "Credo che tu e alcuni dei tuoi colleghi siate ossessionati dal sapere quanto guadagno. Quanto guadagni tu? Vuoi dirmelo o no? Io non lo dirò. Ah, non lo vuoi dire? Bene, allora non parlare di me. Io non parlerò di te. Però tu stai dicendo che sono troppo caro, troppo economico… quanto hai guadagnato? Quanto?".
La curiosità brutale per lo stipendio di Mourinho
L'allenatore del Benfica non vuole sentire parlare di soldi, perché gli sembra un argomento inutile: "Quanto guadagni, quanto sei caro? Io guadagno più di te, e quei soldi pesano di più per chi non sa quanti siano. Mi sembra che abbiate una curiosità brutale sui numeri. Io non ti manco di rispetto. Tu non mi manchi di rispetto, e nemmeno io lo faccio. Ma mi sembra che ci sia un’ossessione enorme nel voler sapere quanto guadagna il vicino di casa. Io non voglio sapere quanto guadagni tu. Non mi interessa quanto guadagni tu".
Dribblata la domanda sui guadagni, poi per Mourinho è il momento di parlare di quanto il Benfica diventerà vincente: "Forse inizieremo a vincere domani. Il calcio è così, a volte i risultati sono una conseguenza del lavoro che fai. Quello che posso assicurarti è che stiamo lavorando sodo. La vita non è bella quando si perde; quando un giocatore perde, si sente responsabile, e così anche l'allenatore. Più importanti del mio curriculum sono i miei anni di esperienza, vincendo e perdendo".